Il Comune di Villafranca tiene alto il livello di guardia sul fronte delle discariche. Il consiglio comunale ha espresso all’unanimità parere negativo sul progetto di una nuova discarica a Caluri presentato dalla società Rope, nei lotti accanto a quelli dell’ex sito di stoccaggio di rifiuti. Si tratta di un’ex cava di ghiaia a Caluri, 127mila metri quadrati, per un milione di metri cubi di rifiuti non pericolosi. Un primo progetto della Rope era stato stoppato per ricorso dei Comuni di Villafranca e Povegliano, per vizio di forma. “Le nostre osservazioni si basano su elementi di natura giuridica e formale – sottolinea il sindaco Mario Faccioli -. Tanti elementi per esprimere contrarietà. Arriverà parere negativo dell’aeroporto e anche dell’Aeronautica militare a farci da supporto. Ci siamo attenuti a norme tecniche sostenibili. Il sito è classificato come area che può essere compromessa dai nitrati e quindi abbiamo richiamata l’apposita direttiva. L’inquinamento saltuariamente viene fuori per colpa di qualcuno che usa certi materiali in quella zona ma non è dovuto alla discarica.Come sempre giocheremo la nostra partita per tutelare il nostro territorio”. Ma il primo cittadino ha nuovamente aperto un fronte più allargato, che comprende tre discariche. “Ci sono anche le due di Sommacampagna che mi preoccupano di più. Abbiamo fatto anche un ricorso. Quelle incidono. Cava Siberie è un grosso problema. Le pareti stanno cadendo e quindi vuol dire che sotto c’è qualcosa che non funziona. Il Comune di Sommacampagna non ci ha mai coinvolto. Perché le osservazioni presentate per il progetto di Caluri non le hanno presentate a casa loro?.
Luca Zamperini (Lista Tosi) ha evidenziato l’allarme tra la popolazione: “L’esperienza passata non rassicura in quanto Villafranca è ancora sotto attacco. Eppure ha già dato. E’ inaccettabile. Dobbiamo quindi fornire considerazioni tecniche in sede di Via perché sia rigettato il progetto della Rope. Servono solide valutazioni perché la Via ci dia ragione, altrimenti nessuna giunta poi respingerà il progetto”.
Marco Dall’Oca (Villafranca sei tu) ha suonato l’allarme: “Bisogna giocare tutte le carte che la norma ci permette. La politica però deve intervenire perché un giudizio solo tecnico mi fa paura. La discarica e l’inertizzatore possono essere fatti al meglio, ma contano l’ubicazione e la storia del posto. Chiedo altri no, come per esempio contro un metodo di gestire i rifiuti che è quello delle discariche”.
Paolo Martari (Centrosinistra), pur sostenendo la delibera, ha evidenziato l’aspetto politico: “E’ il sindaco di Villafranca che deve convocare il tavolo e stanare se altri sindaci dicono di no. La regione dovrà spiegare perché, se adotta un provvedimento come quello che stabilisce che in una zona di ricarica degli acquiferi non si fanno discariche, poi contraddice se stessa. Comunque la si metta, a decidere sarà la politica. E in Regione da anni amministra il Centrodestra, così come in Provincia».
La replica del sindaco: “Filiera? Per me non c’è mai stata. Il mio comportamento parla da solo a difesa del territorio, al di là di chi comanda in Regione”.