In riferimento ai campionamenti dei pozzi privati in diverse zone della provincia di Verona, Acque Veronesi conferma che le analisi relative all’eventuale presenza di Pfass (sostanze perfluoroalchiliche) potranno essere svolte anche nel laboratorio dell’azienda e che il costo sarà calmierato ad 80 euro + iva per ogni campione analizzato, con oneri a carico del titolare. Le modalità ed i termini di pagamento saranno indicati nella fattura emessa a seguito dell’attività svolta. Acque Veronesi fornirà inoltre gratuitamente ai comuni interessati, su richiesta, il materiale necessario per il prelievo di campioni che è a carico del titolare del pozzo privato, ma tale operazione dovrà essere coordinata e supervisionata da un funzionario comunale per valutare la correttezza dei campionamenti. Per ogni prelievo dovrà essere compilato un verbale a firma dell’interessato e del funzionario comunale, indicante l’anagrafica del titolare del pozzo, l’ubicazione e le caratteristiche costruttive e di funzionamento dello stesso, l’eventuale allacciamento alla rete acquedottistica pubblica e l’uso che verrà fatto dell’acqua. La recente Deliberazione della Giunta Regionale n. 618 del 29 aprile 2014 – Approvazione di “Primi indirizzi operativi per l’utilizzo dei pozzi privati ai Comuni delle Province interessate dalla presenza di Pfass nelle acque destinate al consumo umano”, prevede la ricognizione dei pozzi privati presenti nell’ambito territoriale di riferimento (tenendo conto delle mappature della distribuzione dell’inquinamento messe a punto da Arpav), l’individuazione dell’utilizzo di quelli ad impiego potabile e l’indicazione, in presenza di concentrazioni elevate, di allacciarsi alla rete acquedottistica o l’utilizzo di sistemi di abbattimento, dove non è possibile l’allacciamento.