Si torna a parlare dei rifiuti a Pizzoletta dove un problema si trascina da mesi. Target aveva pubblicato una foto ancora ad aprile (tra l’altro portata da un consigliere di maggioranza). Poi ci sono state le proteste dei cittadini.. Adesso il problema approda in consiglio comunale con un’interpellanza del Centrosinistra. “Ad inizio ottobre avevamo chiesto una cosa piuttosto semplice: che AMIA svolga il suo lavoro, facendo la raccolta porta a porta anche a Pizzoletta, in Corte Bastia, dove la popolazione paga le tasse come dappertutto – sostengono i firmatari Paolo Martari, Davide Zago, Gianni Martari, Isabella Roveroni e Matteo Melotti -. Fino ad ora non abbiamo ricevuto alcuna risposta da parte dell’amministrazione ed attendiamo che – tardivamente – se ne parli nel prossimo consiglio comunale, non ancora convocato. Tuttavia, dopo qualche segnale di buona volontà mostrato nelle scorse settimane (sono stati raccolti con maggiore puntualità i sacchetti dei rifiuti), è di ieri la notizia che il malcostume impera ancora e la situazione non è affatto migliorata (vedi foto, ora e un mese fa). Non occorrono grandi iniziative: certamente è necessaria la volontà del comune ed il coordinamento dell’azione di raccolta. C’è questa volontà?
Va ricordato che la popolazione di Corte Bastia durante questi anni (dal 2011 in poi) non ha chiesto privilegi, né inteso sottrarsi alla proprie responsabilità. Anzi si è attivata per informare, aiutare altri cittadini a differenziare di più e meglio, convinta della necessità di impegnarsi in modo più attento e puntuale, senza demandare o attendere passivamente che “altri” si muovessero o facessero qualcosa.
Ma queste stesse persone non possono nemmeno essere etichettate (a torto) come “la vergogna di Pizzoletta” per colpa di che queste regole non intende affatto rispettarle. E, dunque, anziché annunciare l’applicazione di sanzioni esemplari con tanto di polemiche (a proposito: quanti cittadini sono stati sanzionati sinora? quale gettito è stato incassato e quale è atteso? a cosa sarà destinato?), l’amministrazione dovrebbe sostenere chi davvero si impegna per essere persona civile ed educata. Diversamente, si sparerà sempre nel mucchio senza distinguere chi è (o vuol essere) virtuoso e chi invece ci marcia”.