Declassificazione e sdemanializzazione di strade comunali. Sembrava un punto innocuo all’ordine del giorno. Invece il consigliere Martari (nella foto) chiede il ritiro, il Grippi (nella foto) si astiene e il sindaco (nella foto) esplode. Al centro del dibattito la cosiddetta strada comunale della Pizzoletta, un tracciato dimenticato da Dio e dagli uomini tra le Volpare e la Levà che un tempo serviva per raggiungere un appezzamento di terreno. «La strada è andata in disuso e non sussiste alcun interesse pubblico allo svolgimento del transito sulla suddetta strada – spiega l’assessore Riccardo Maraia – . Per cui esistono i presupposti per la formale declassificazione e conseguente sdemanializzazione. Pertanto rientra nel patrimonio disponibile e di conseguenza nel piano alienazioni».
Ma il consigliere Paolo Martari (Centrosinistra) non ci vede chiaro: «Mi sembra di vedere un comportamento ondivago da parte dell’Amministrazione. Mi pare che potrebbe esserci un contrasto di interessi con altri soggetti. Chiedo quindi che venga ritirata per un approfondimento».
A questo punto succede quello che non ti aspetti. Il consigliere Angiolino Faccioli, che da tempo è in rotta di collisione col sindaco, interviene a sorpresa: «Mi astengo perché non sono stato informato di questa delibera se non a fatto compiuto, Essendo delegato ai lavori pubblici ho partecipato al fatto di aver delimitato l’area. C’è un contenzioso da troppo tempo. Ora non capisco questa scelta»
Dall’opposizione Martina Pasetto (Forza Villafranca) si allinea al voto di astensione: «Per una questione di prudenza, perché pensiamo che ci possa essere un contrasto con altri interessi».
Ed ecco la reazione veemente del sindaco Mario Faccioli con l’ormai consueto battibecco con Martari: «Sono io a questo punto che propongo di ritirarla, ma domani venite in Comune e mi date voi la soluzione. Ondivaghi non siamo noi. E’ cinque anni che la seguiamo. Qui è tutto chiaro».
Ribatte Martari: «Mi dici che devo trovare la soluzione, ma sulla base di che cosa? Non sono io che devo farlo. Sono 5 anni? Noi solo qualche giorno che sappiamo della cosa e ci pare che ci siano delle condotte che apparentemente si pongono in contraddizione. Per prudenza sarebbe opportuno che venisse ritirata. Non puoi spostare la responsabilità».
Interviene Adriano Cordioli: «Martari fa passare il messaggio che le cose non siano fatte come si deve. D’accordo con entrambi di ritirare e ci confronteremo anche con la minoranza».
Angiolino Faccioli puntualizza: «L’Amministrazione ci ha messo tanto del suo ma non ha risolto il problema. Non sono state spiegate le problematiche sorte dopo. Ci vuole un chiarimento».
Franco Pennacchia (Gruppo misto): «Se serve un chiarimento ulteriore, ritiriamo».
Paolo Martari: «Se la maggioranza vuole votare lo faccia. Non accetto questi discorsi. Se considerate infondati i miei interrogativi andate avanti».
Tenta di conciliare l’assessore Roberto Dall’Oca: «E’ un problematica complessa. Ben venga il vostro apporto. Faremo un tavolo per approfondire ancora. Mi spiace l’atteggiamento di Angolino Faccioli. In giunta se n’è parlato parecchio. Se è un problema di aggiornamento e riflessione lo faremo. Il tribunale è stato chiaro ed ha dato torto al proprietario del terreno».
Alla fine il consiglio comunale vota il rinvio con l’unico voto contrario del consigliere di maggioranza Giancarlo Bertolotto.