A pochi giorni dalla riapertura delle scuole, il presidente Antonio Pastorello ha presentato in Provincia la nuova pianificazione degli spazi assegnati agli istituti superiori e le novità dell’edilizia scolastica delle scuole superiori veronesi per l’anno scolastico 2015/16. Per quando riguarda il polo di Villafranca, non ci sono investimenti sull’edilizia ma una ridistribuzione degli spazi esistenti. Vista la continua crescita degli studenti dell’Istituto Bolisani si è pensato di riunire l’intera scuola in sede, sfruttando 5 aule cedute dal Carlo Anti. In questo modo, il Bolisani lascia la succursale di via Ospedale. «Quest’anno è stato necessario concentrare le nostre risorse sulla città di Verona – spiega il consigliere Lino Gambaretto – . A Villafranca c’era bisogno di aggiungere qualche spazio-aula e con un po’ di pazienza siamo riusciti in questa sorta di “gioco degli incastri”». «Il consiglio con la delibera di luglio per strade e scuola ha dimostrato grande sensibilità – aggiunge il consigliere villafranchese Luca Zamperini – garantendo con questo stanziamento di 4,6 milioni la manutenzione anche per i prossimi anni degli edifici scolastici pur nei tagli dello Stato che non ha tenuto minimamente conto di questo deleghe restate in capo alla Provincia. Una parte di questi saranno destinati al polo di Villafranca».
Queste le cifre del Polo delle Superiori di Villafranca: 2 direzioni, 3 edifici, 5 succursali, 2.594 studenti (+21 rispetto al 2014), 112 classi. Il presidente Pastorello sottolinea il grande gioco di squadra: «Siamo riusciti a trovare tutte le risorse e gli spazi necessari, garantendo la sicurezza dei nostri 34.482 alunni Abbiamo deciso di mettere proprio la sicurezza al primo posto, anteponendola anche alla legge, che ad oggi, per via del Patto di stabilità, non ci consentirebbe di effettuare gli interventi per rendere sicure le nostre scuole. Per questo abbiamo deciso di stanziare non poche risorse per i lavori di manutenzione nei casi di emergenze. Inoltre, siamo riusciti a trovare una sistemazione a tutte le 1.439 classi dei nostri Istituti superiori, cosa non semplice visto l’aumento di ben 16 classi rispetto allo scorso anno. In un periodo in cui la Provincia non può permettersi di costruire nuovi edifici scolastici, per far fronte alla crescita degli studenti occorre gestire al meglio le strutture esistenti».
«Nel fare tutti questi spostamenti – aggiunge il Dirigente dell’Ufficio scolastico Stefano Quaglia – non bisogna tralasciare i disagi che si possono creare alle famiglie degli studenti. Un ringraziamento va anche a tutti i dirigenti scolastici che hanno dato la disponibilità a spostare le proprie le classi o ad accogliere quelle provenienti da altri istituti. Far convivere due realtà differenti all’interno dello stesso edificio non è mai semplice, occorre una grande apertura e un clima di accoglienza reciproca. Un grosso augurio a tutti gli studenti per il nuovo anno scolastico che sta per iniziare».