Il consiglio comunale ha approvato il Dup, Documento unico di programmazione, con i voti della maggioranza, contrario il Centrosinistra e astenute Lista Tosi e Forza Villafranca. Ma la polemica sul rinvio del consiglio, che aveva tenuto banco nella scorsa settimana, l’ha fatta da padrone anche stavolta, con reciproci scambi di accuse, attacchi alla stampa, rappresentazioni personali della realtà. Tutto normale, dunque. Ecco il dibattito.
L’assessore Riccardo Maraia: «Entra in vigore la riforma degli enti locali e il nuovo sistema ha il rafforzamento del principio della programmazione che sostituisce la vecchia formula della relazione previsionale programmatica. Presupposto per tutti gli atti successivi legati al bilancio. La sezione strategica concretizza le linee programmatiche dell’amministrazione. Quella operativa contiene la programmazione con orizzonte temporale di un anno».
Paolo Martari (Centrosinistra, nella foto): «Si spendono 20 righe per rimarcare una cosa prevista come il termine che non è perentorio. Una scusa non richiesta è un’accusa manifesta. Perché è di tutta evidenza che il rinvio non è stato per ragioni tecniche ma politiche, figlio di qualche dissonanza nell’ambito della maggioranza. Ci si trova di fronte a documento che è di programmazione ma che rimane una trascrizione di intendimenti, un libro dei sogni che potranno anche realizzarsi. Dichiarazioni prive di contenuto concreto, prive di qualsiasi numero. Per noi, quindi, difficoltà ancora maggiore a comprendere quello che farà l’Amministrazione. Discutiamo di qualcosa che di fatto verrà rivisitato a brevissimo in sede di bilancio. Difficile prendere posizione su qualcosa di evanescente. Sembrava che i punti da aggiungere fossero questione di vita o di morte per l’ente. Sono bugie. Addirittura non prende in esame cose fondamentali. Nel triennale non c’è nemmeno l’ombra del piano dei parcheggi dell’ospedale. Programmazione? Ma vogliamo parlare dei rifiuti, di viabilità devastante, Castello chiuso, giardini, cultura senza un programma di iniziative che è due anni che si sapeva che si apriva la nuova sala? E’ un documento vuoto. È non è stata mantenuta la promessa di tenere informati i consiglieri del tavolo aperto per la crisi industriale devastante del paese con esiti che potranno essere nefasti. Voto negativo».
Marco Dall’Oca (Villafranca sei tu): «La novità è il diverso schema di bilancio per macro aree. Tutto si baserà sempre di più su rapporto fiduciario tra consiglio e giunta. Oggi centralismo favorisce la parte gestionale rispetto a quella che può dare indirizzi e istanze da risolvere. Per me è fondamentale perché può essere libro dei sogni oppure politica alta che qualifica. C’è stato forte dibattito. Ci sono più sensibilità in maggioranza. Dice l’essenziale ed è perfettibile nell’azione concreta che verrà presentata col bilancio. E’ un’Amministrazione che fa anche se sei sempre di corsa perché nel pubblico è così. Noi abbiamo un percorso logico. Serve la ragione è il cuore, magari più cuore».
Adriano Cordioli (Pdl, nella foto): «Centrosinistra spiazzato dalla riconvocazione immediata del consiglio. Si sta tentando di capovolgere le sorti delle votazioni. Chi è il vostro capogruppo in maggioranza visto che sai sempre tutto di quello .che succede? Fino a un mese fa ci dicevi che eravamo appiattiti su una persona. Ora il contrario»
Cristina Froio (Giovani per Villafranca): «Faremo riunioni di bilancio e faremo in modo di ascoltare le esigenze della cittadinanza, come per gli spazi culturali».
Franco Pennacchia (Gruppo misto, nella foto): «Per noi non vuole essere un libro dei sogni. È’ vero che c’è stata una grossa discussione all’interno nostro. Ci sono varie sensibilità che ci hanno portato a confronti. Ricordiamoci quello che sta facendo l’Amministrazione. Non siamo marziani ma nemmeno voi. Ci vuole pazienza per risolvere i problemi della gente con quello che abbiamo a disposizione».
Martari: «Da tutti voi emerge il fatto che nell’ambito della maggioranza si è sviluppato un dibattito particolarmente acceso, vivo. Figurati se il dibattito mi spaventa. A me disturba che venga nascosta la realtà dei fatti. La discussione nella maggioranza porta miglioramenti. Quindi bastava dire che il rinvio è stato per ragioni politiche. Se la ragione è tecnica basta guardare l’odg per vedere il contrario. Non è cambiato nulla rispetto all’altro consiglio comunale. Non sono cieco a vedere quello che fate ma siamo qui per una funzione di controllo».
Adriano Cordioli: «Nel 2009 ci accusasti di convocare un consiglio con soli due punti…».
Martina Pasetto (Forza Villafranca): «Testo propedeutico al bilancio. Non avendo preso parte alla redazione del contenuto e alle accese discussioni, ci asteniamo».
Sindaco Mario Faccioli (nella foto): «Fino ad ora si è parlato completamente fuori dal tema. Voi minoranza non avete capito nulla e questo mi rende felice perché la discussione in consiglio comunale è sul morboso comportamento del sindaco. Invece la scelta è se altri comuni hanno scritto il Dup e non fatto dai dirigenti. Siete finiti nei giardini e nel Castello che non c’entrano nulla. Potevate presentare osservazioni fino al 20 di gennaio. Col bilancio mi divertirò ancora di più. Votate contro senza aver fatto osservazioni. Partecipazione, controllo e stimolo si devono presentare con fatti e non con chiacchiere. Volete farlo per i voti o per la città? Quando avete fatto il Piruea non ci hai messo che mancava un milione di euro e per te doveva essere chiavi in mano. Ci avete dato delle scatole vuote e incomplete. Troppo comodo venire qui a sproloquiare. Ci manca altro che non discutiamo. Sarei preoccupato se non litigassimo. Non dobbiamo baciarci in bocca».