Comune e Istituti Comprensivi di Villafranca e Dossobuono insieme per la prevenzione del disagio sociale manifestato nell’ambito scolastico. In municipio è stato firmato un apposito protocollo che consenta alle scuole di rapportarsi al meglio con gli educatori per segnalare ogni tipo di problematica e come affrontarla. Un passo in avanti ulteriore rispetto a una collaborazione che c’è e dura da una decina di d’anni con la scuola ed ha portato all’attivazione di diversi servizi e progettualità. La realtà villafranchese è complessa e diversificata con dei numeri importanti. I minori sono una piccola popolazione, i due IC hanno 2764 iscritti, 273 insegnanti, senza tener conto di 1125 alunni con 80 insegnanti nelle paritarie. Sono circa 4300 persone coinvolte. «Abbiamo pensato di trovare un linguaggio comune e stabilire quali possono essere le prassi condivise quando capitano certe situazioni – spiega l’assistente sociale Christian Bendinelli – . Il protocollo avrà inizio col nuovo anno scolastico ed è formato da due parti: una teorica e la seconda più pratica con le procedure da adottare in caso di abbandono scolastico e denuncia di abuso. E’ coinvolto anche il servizio protezione e tutela minori dell’Ulss 22».
Il vicesindaco Nicola Terilli lo considera il primo vero protocollo operativo per facilitare operatori e insegnanti perché è chiaro, concreto, non farraginoso. «Insieme ala scuola cerchiamo di capire e di dare delle risposte. Al centro c’è il benessere del minore a 360°. Si evidenziano disturbi di apprendimento, problematiche alle spalle del ragazzo, ma si lavora anche nell’ambito del benessere con servizi all’interno della scuola. Abbiamo fatto squadra, rete. Dal confronto emergono le precarietà e le difficoltà all’interno delle famiglie, cercando sempre di dare un messaggio positivo. Un lavoro svolto egregiamente. Villafranca è una realtà virtuosa nell’affrontare le problematiche».
Soddisfatti i due dirigenti scolastici che lo considerano quello strumento operativo che ci voleva a supporto. «A Dossobuono è stato accolto con entusiasmo dagli insegnanti – sottolinea Vito Solieri – e questo è la testimonianza principale della validità del protocollo».
Fabrizio Gasparini aggiunge: «E’ il punto di arrivo di un percorso fatto negli ultimi anni con le persone. L’aspetto fondamentale è la prevenzione del disagio che non è enorme ma nei casi che c’è è qualcosa di importante che può essere risolto solo con un lavoro di squadra. Se evitiamo l’abbandono della scuola dell’obbligo abbiamo già compiuto la nostra missione».