«Mai nessuno si è permesso di dire che i soldi sono stati sottratti: semplicemente Povegliano è stato fatto vivere sopra le sue possibilità e ora la cassa è vuota. I numeri sono numeri e sono chiari e incontrovertibili». Arriva puntuale la replica dalla lista Tradizione e Futuro, guidata dal sindaco Lucio Buzzi, in merito alle pesanti accuse mosse nei giorni scorsi dalla lista Nuove Prospettive.
«Non cerchiamo certo alibi o lo screditamento dell’avversario: non è mai stato il nostro modo di fare e mai lo sarà perché l’avversario avrà sempre il rispetto che oggi rinnoviamo. Pretendiamo altrettanto. Non siamo certo contenti di rilevare queste difficoltà così profonde, in quanto condizionano in maniera pesante non solo la nostra azione amministrativa ma la vita ed il funzionamento del paese. Al di la delle polemiche la situazione di cassa e di competenza è assolutamente da allarme rosso, come peraltro sottolineato dalla Corte dei Conti. Non abbiamo mai offeso nessuno, tantomeno in un ambito come quello del Consiglio Comunale. Il pubblico era ampiamente diversificato, e se qualche spettatore ha ecceduto è sua responsabilità. Peraltro siamo intervenuti più volte per riportare ordine in sala. E’ stata data solo lettura di un documento tecnico che illustra la situazione economica del paese. Nonostante per prassi le comunicazioni del Sindaco non siano oggetto di confronto in quanto appunto comunicazioni, abbiamo lasciato spazio ad un dibattito ampio ed esauriente.
Nessuno ha mai messo minimamente in dubbio l’onestà personale di chi ha gestito il bilancio fino a giugno 2016: lo abbiamo detto in consiglio, lo ribadiamo ora. Vogliamo che questo punto sia chiaro in maniera assoluta.
Sia l’ex Sindaco che l’ex Assessore al Bilancio sono stati formalmente convocati con raccomandata per la verifica straordinaria di cassa alla presenza del revisore dei conti prima del consiglio comunale, momento preposto dalla legge per analizzare la situazione di bilancio insieme, ma nessuno dei due si è presentato all’appuntamento. Non si può quindi dire che non erano stati informati dell’accertamento.
Entrando nel tecnico, riteniamo assurdo che ci accusino di non avere fatto recupero crediti IMU. Innanzitutto lo abbiamo iniziato già da due mesi, dando un mandato ad un soggetto preposto che è già al lavoro, in secondo luogo ci viene da chiederci: perché non è stato fatto prima? Anche la Corte dei Conti con nota 339/2016 riferendosi al bilancio 2014 sottolinea: “il ritardato avvio del recupero dell’evasione tributaria, pone in evidenza un comportamento foriero di gravi responsabilità, al limite del danno erariale” e poi ancora “nell’accertamento dei residui attivi e passivi (crediti IMU e debiti) sono state riscontrate irregolarità in quanto tutto imputato sul 2015: è una grave irregolarità contabile”. Sostanzialmente i residui IMU da incassare sono molto inferiori a quanto indicato.
La nota del revisore dei conti e del Segretario Comunale parla chiaro: siamo in una situazione assolutamente pericolosa. Pagassimo tutte le fatture 2016, il conto corrente del Comune segnerebbe 78.000€ circa di passivo. In sala è stata letta INTEGRALMENTE la nota del Segretario Comunale, che riporta i dati dei vari organi di revisione e non solo i passi che facevano comodo. Tutti i documenti sono a disposizione dei cittadini, che possono chiederne visione e lettura: non c’è nulla da nascondere. Tali documenti sono tecnici e non certo creati per fare odiare qualcuno: è una visione distorta e accusatoria affermare il contrario.
In merito ai debiti fuori bilancio, la parcella dell’avvocato è ferma da circa un anno e mezzo: cosa si aspettava a risolvere la questione? Noi l’abbiamo già affrontata e risolta, con un accordo sugli importi e sui pagamenti. Per quanto riguarda i soldi per l’ULSS, restano da pagare circa 100.000€ del 2015: le fatture e le note dei responsabili sui mancati pagamenti sono li a testimoniare che quanto da noi detto è vero. Perché non sono stati pagati?
Ora è il momento di analizzare la strada per poter riportare il nostro paese in una situazione finanziaria sana. Crediamo che sia opportuno quindi che ci sia un confronto tra le parti in maniera pacata ma soprattutto concreta, senza pretestuosità. E’ l’unica strada per risanare la situazione e capire come riequilibrare il bilancio: le nostre porte sono aperte.