«Altro che sciacallaggio, vogliamo solo chiarezza e trasparenza». A dirlo è Paolo Martari a nome dei consiglieri comunali di Centrosinistra che hanno chiesto al presidente Tabarelli la convocazione del consiglio comunale con urgenza, per conoscere, auspicabilmente, la linea dell’Amministrazione comunale sulla Casa di Riposo.
«La cittadinanza ha il diritto di sapere da chi l’amministra come stanno le cose e soprattutto di avere garanzie sulla gestione della Casa di riposo “Morelli-Bugna” – sottolineano in una nota i consiglieri comunali Isabella Roveroni, Matteo Melotti, Paolo Martari, Davide Zago e Gianni Martari -. In merito alle vicende giudiziarie che coinvolgono i vertici dell’IPAB “Morelli Bugna”, come consiglieri di minoranza esprimiamo la nostra viva preoccupazione sullo stato dell’ente che, chiamato a svolgere un’attività delicatissima, si trova ora decapitato dei suoi vertici. Non intendiamo cavalcare strumentalmente questa situazione e quindi nemmeno esprimere sentenze di assoluzione o di condanna, riconoscendo che questo compito spetta alla magistratura. Poniamo però il tema politico: lo stato delle cose impone agli amministratori comunali e, in primis a chi ha l’onere e l’onore di essere maggioranza, di spingere perché il CdA dell’ente torni ad essere attivo e nel pieno delle sue funzioni.
Il Sindaco Faccioli pare abbia chiesto le dimissioni ai componenti del CdA. Nel caso questo invito non venga accolto, può un CdA che non gode più della fiducia dell’ente controllante dare garanzie di gestione efficace?
E qualora invece accadesse, il Sindaco pensa di nominare in seno al futuro CdA almeno un esponente della minoranza al fine che quest’ultima possa svolgere un’azione di controllo, secondo lo spirito della cultura democratica? Oppure proseguire come fatto sinora? Sindaco, Giunta, consiglieri di maggioranza che come appreso dalla stampa, sono stati impegnati in riunioni su questo tema, cosa hanno da dire ai cittadini e ai consiglieri di opposizione? Non può essere una questione che si dibatte nelle segrete stanze».