Carrellata di nuovi acquisti presentata oggi a Veronello. Il Chievo ha presentato ufficialmente i giocatori Michele Nardi, Sauli Vaisanen, Maxime Leverbe, Joseph Colley e Marin Cavar.
Ad accoglierli il diesse Sergio Pellissier che ha fatto il punto dopo il mercato: «L’ho conosciuto da un altro punto di vista, ora ho tutte e due le prospettive. Siamo soddisfatti, abbiamo portato quasi tutti ragazzi che hanno grosse qualità e possono crescere. Spiace per chi è andato via perché non faceva parte dei nostri obiettivi e probabilmente noi di loro. Pressione i ragazzi ce l’hanno perché sanno di essere in una squadra importante con delle prospettive. Sanno anche di doversi migliorare. Se non ci mettono primi fa lo stesso. Squadra forte ma anche con dei limiti se no non avremmo fatto sei punti».
Michele Nardi: «C’era già rapporto di stima con Marcolini a Sant’Arcangelo in serie C. Ci Ha fatto giocare bene a calcio e sa relazionarsi bene con i giocatori. Porterò la mia esperienza nel gruppo, so qual è il mio ruolo ma se sarò chiamato a giocare mi farò trovare pronto. Importante mantenere serenità e voglia di lavorare, curare di più l’attenzione e la propensione e al lavoro durante la settimana. Chievo sempre visto come favola ma quando ci arrivi vedi che è una realtà solida che dimostra che tanti anni in A non sono stati per caso. Qui per fare una stagione come col Parma».
Maxime Leverbe: «Trovato benissimo in Italia, dove possono esprimermi meglio perché c’è più tattica e tecnica rispetto alla Francia. Squadra che prova sempre a giocare. Abbiamo fatto due gare buone e meritavamo più punti. Lavoro per non fare più gli errori di Perugia. Ma in squadra mi sono trovato bene. Cesar ci ha aiutato ad avere personalità più forte. Fisicamente sto bene e un anno in serie A pur con poco campo non è stato anno perso. Spero di tornarci col Chievo».
Sauli Vaisanen «Se dovessi essere leader sarei molto contento ma bisogna lavorare tanto insieme. Questa stagione sarà la chiave della carriera. Hetemaj mi ha parlato bene del Chievo. Personalmente devo essere più rapido. Giocato quasi sempre a tre in difesa, ora in nazionale a 4. Italia livello più alto, tatticamente più evoluti specie nel sistema di controllo in area sui cross».
Joseph Colley: «Chievo grande opportunità per me con l’obiettivo principale di capire lo stile tattico di gioco e inserirsi nella squadra al più presto. Al Chelsea Terry era il simbolo che anche aiutava molto noi giovani. Calcio più fisico e duro rispetto in Inghilterra, a me piace giocare molto la palla e buona mentalità e spero che siano queste le mie armi».
Marin Cavar. «Ho avuto un’operazione importante ed è andata bene e la riabilitazione prosegue. Ora mi sento bene. Dovrò allenarmi duramente con la squadra per arrivare al livello di serie B. Difendo bene nel gioco aereo e ho segnato anche diverse reti in attacco».