Sempre in prima fila, sempre pronti a mettersi a disposizione. I volontari della protezione Civile sono stati e continuano ad essere una componente fondamentale durante l’emergenza Coronavirus. Lo abbiamo visto anche qui con l’opera della squadra Zona Mincio. Ed ora arrivano dalla Regione anche delle cifre. Sono state 107.550 giornate/uomo di lavoro donate alla collettività dagli uomini e donne della Protezione Civile del Veneto, pari a un valore economico di 23.661.000 euro. Dall’8 febbraio al 23 maggio, i volontari impiegati sono stati complessivamente 8.848, dei quali 1042 dei gruppi di Belluno, 1.507 di Padova, 494 di Rovigo, 1.806 di Treviso, 1.145 di Venezia, 1.260 di Verona, 1.654 di Vicenza.
Il relativo report è stato svelato dall’Assessore di comparto, Gianpaolo Bottacin, nell’ambito del consueto punto sulla situazione fatto dal presidente della Regione, Luca Zaia.
«Il lavoro continua anche in queste ore, e domani, e fino a che ci sarà bisogno – ha detto Bottacin – ma già oggi siamo di fronte a un bilancio straordinario, probabilmente la più imponente operazione di protezione civile mai realizzata in Veneto. Non li ringrazierò mai abbastanza. Sotto i riflettori ci sono, com’è giusto, medici, infermieri, scienziati, ma tutto il sistema veneto, indicato universalmente come quello che si è comportato meglio in questa crisi, è stato supportato egregiamente da tutti coloro che hanno garantito tutta la logistica, dalla gestione e distribuzione di milioni di pezzi dei presìdi più disparati aa cominciare dalle primissime mascherine, alla riapertura di cinque ospedali che erano chiusi da anni, dall’installazione delle strutture pre triage all’esterno degli ospedali, fino al montaggio dell’ospedale da campo donato dal Qatar e all’assistenza e informazione che i volontari garantiscono dal 4 maggio presso i diversi siti sanitari e nelle stazioni ferroviarie».