Villafranca avrà la sua casa di comunità, un presidio sanitario aperto h24. Tutto questo sarà realtà grazie a Dario Cordioli che, per un impegno morale verso i figli, ha voluto che l’intero fabbricato dove s’insedierà la nuova struttura sanitaria fosse a servizio della comunità e per le persone affette da distrofia muscolare. 

Le Case di Comunità saranno le unità fondamentali del Servizio sanitario nazionale sul territorio, strutturate e organizzate per rispondere a tutte quelle richieste di prestazioni che possono essere effettuate fuori dagli ospedali. Un modo per scaricarli di tanti accessi inutili e quindi farli funzionare meglio. Se si pensa che la maggior parte di coloro che vanno ai Pronto Soccorso si rivelano poi codici bianchi o verdi, ovvero probatori di problemi risolvibili a livello ambulatoriale, le Case di Comunità sono state istituite proprio per funzionare da primo punto di riferimento per gli utenti del Ssn. Nella case di Comunità saranno presenti medici e infermieri in grado di fare delle prime diagnosi o anche di praticare delle prestazioni come una medicazione o un cambio di un catetere evitando così che molti si rivolgano all’ospedale.
Il sindaco Roberto Dall’Oca ha ringraziato Dario Cordioli anche a nome di tutta la comunità villafranchese.