Il sindaco di Villafranca è intervenuto ieri in Consiglio comunale per chiarire la posizione sua personale e dell’amministrazione sull’affaire Caluri, la discarica di amianto che potrebbe essere avviata. Una posizione netta che ribadisce il no dell’amministrazione villafranchese al progetto, che chiede unità d’intenti a tutto il Consiglio, ma che evidenzia quelli che sono i  reali poteri in mano al sindaco in questa vicenda.

«In un momento così importante della procedura – questo l’intervento di Roberto Dall’Oca –  invece di essere tutti dalla stessa parte per ostacolare il progetto presentato, mi vedo costretto  rispondere a delle poco velate insinuazioni di una parte della minoranza sul fatto se eravamo o meno a conoscenza del contratto fatto da Tecnoinerti. Addirittura dovrei rispondere in nome e per conto di trenta  persone delle quali non posso avere certezze e che addirittura metà non fanno parte dell’amministrazione attuale.

Per quanto mi riguarda non ho mai visto quel contratto e nemmeno cosa contenesse se non quando è arrivata dalla Regione la pec di presentazione del progetto. Il Sindaco non ha tra i suoi compiti quello di verificare i contratti di locazione di tutta Villafranca né tanto meno ipotizzare cosa potrebbe esserci scritto, casomai ha il compito di verificare, tramite gli uffici competenti ed i dirigenti, che le richieste, le pratiche e gli atti ufficiali che vengono presentati siano conformi nel rispetto della norma, della legge e in piena legalità.

Dall’Oca, assurdo dividerci alimentando sospetti

Questo è quello che abbiamo sempre fatto.

Che nella passata amministrazione fosse presente in maggioranza il consigliere Niko Cordioli (nella foto qui sotto di VeronaSera) componente della famiglia Cordioli e della società Bastian Beton , persona potenzialmente a conoscenza dei fatti,  non cambia nulla perché non mi risulta che nei suoi cinque anni abbia mai confuso il ruolo di consigliere con quello di imprenditore o comproprietario di aree sul territorio comunale.

Non mi risulta che abbia mai chiesto né agevolazioni né favoritismi. Casomai avrebbe potuto, in caso di conoscenza, ritenere poco opportuno questo progetto su Caluri, ripeto poco opportuno non certo illegittimo.

Quindi, permettetemi di analizzare con serenità la questione : esistono altre discariche sul territorio nazionale di inerti e amianto? Si. Stiamo per caso parlando di una richiesta illegale o fuorilegge? Evidentemente no visto che la proposta è stata accolta favorevolmente dalla Regione Veneto avviandone l’iter. Può il Sindaco da solo o l’Amministrazione autorizzare o bloccare una discarica? No, assolutamente. Questa decisione spetta esclusivamente ai tecnici della Regione .

Dall’Oca, siamo contrari ma la decisione spetta alla Regione Veneto

Il sindaco può, insieme a tutti gli enti interessati, evidenziare tutte le criticità del progetto affinché possa essere cassato dalla Regione o nella peggiore delle ipotesi rivisto, ridotto o migliorato.

Io e tutti i presenti in questa aula, possiamo ritenere poco opportuna la richiesta fatta visto: che il sito aveva già dato in termini ambientali per una precedente discarica la quale aveva avuto i suoi problemi; che siamo a ridosso di un centro abitato sia civile che militare; che siamo vicini ad un aeroporto con un piano di sicurezza già approvato; che abbiamo una viabilità già compromessa senza bisogno di aggiungerne altra.

Ecco tutto questo è sicuramente scontato da parte di tutti noi ma tutto ciò purtroppo non basta a bloccare il procedimento dato che: siamo nella piena disponibilità dell’area da parte di un privato che è pienamente titolato a presentare istanza di progetto; il privato ha raggiunto un accordo commerciale  con una società che è stato sottoscritto e pubblicato da un Notaio , non certo in una cantina o di nascosto;  senza avere nessuna certezza di risultato ha legato l’attuazione del progetto all’approvazione e all’autorizzazione Regionale; il tutto su un progetto presentato da professionisti in base a norme e regole che sono state approvate in Consiglio Regionale e che i tecnici Regionali dovranno applicare.

Tradotto non hanno fatto niente di più e niente di meno di quanto la legge consenta.

Sia chiaro: non devo e non voglio difendere nessuno né tanto meno voglio dipingere il mondo dei rifiuti di rose e fiori visto che  Caluri come tanti altri siti lo hanno già provato sulla propria pelle. Purtroppo però il nostro territorio  e’ pieno di ex cave  , come lo è stato già in passato , sarà sempre interessato da richieste di riempimento da parte degli operatori . 

Non sono così sprovveduto da non pensare che il mondo dei rifiuti è un mondo pericoloso non solo per quello che tratta,  come materiale intendo,  ma anche per infiltrazioni malavitose e per grandi interessi economici.

Dall’Oca, vigileremo e Tecnoinerti deve sapere che ci batteremo

Su questo saremo attenti e vigili, perché oltre all’aspetto ambientale e di salute sono sicuro che anche il tema legalità interessi a tutti noi .

Per tutti questi motivi, rinnovo a tutto il consiglio comunale di maggioranza e di minoranza l’invito a concentrarsi su come mettere in campo tutte le osservazioni possibili per contrastare questo progetto evitando di perdere tempo inutile alla ricerca di fantasmi che sottraggono tempo e forze che possono e devono essere investite in modo più proficuo. 

Per quanto mi riguarda, e parlo anche a nome di tutta la maggioranza , ribadisco che siamo  contrari alla proposta e al progetto presentato su Caluri ma siamo anche coscienti che era nelle legittime facoltà della proprietà e dei proponenti presentare il progetto e che non sarà né facile né scontato bocciarlo.

E la proprietà e i proponenti devono sapere che noi sfrutteremo ogni giorno per studiare, analizzare e intervenire con ogni strumento, mezzo o azione per contrastare legalmente e come previsto da norma questo nuovo impianto affinché non trovi realizzazione e mi auguro che tutto questo avvenga in modo compatto con l’aiuto ed il supporto di tutte le componenti del consiglio comunale, dei comitati, delle associazioni e dei cittadini»