L’Unicef Italia riconferma gli ospedali di Legnago e Villafranca dell’Ulss 9Ospedali amici delle bambine e dei bambini”. La consegna delle pergamene si è tenuta oggi con una duplice cerimonia.

A Legnago hanno assistito alla consegna il Dr. Marco Luciano, Direttore Medico, Federico Zaglia, Direttore di Pediatria, e Paola Pomini, Direttore di Ostetricia e Ginecologia. A Villafranca hanno partecipato Daniela Marcer, Direttore Medico, Alessandro Bodini, Direttore di Pediatria, e Antonio Costanza, Direttore di Ostetricia e Ginecologia. Presenti anche, il Sindaco di Villafranca Roberto Dall’Oca, una rappresentanza degli esecutivi dei Comitati dei Sindaci dei Distretti 3 e 4. 

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Lo scopo dell’Ospedale Amico delle Bambine e dei Bambini è di garantire che madri, neonate e neonati ricevano cure tempestive e adeguate prima e durante la loro permanenza in un punto nascita, grazie a un insieme di pratiche assistenziali tempestive e appropriate, e al supporto continuo da parte di professionisti e professioniste qualificati.

L’intero percorso nascita viene sostenuto da procedure organizzative a sostegno dell’allattamento e dell’alimentazione infantile, da operatori e operatrici con conoscenze e competenze specifiche, e da una serie di buone pratiche che mettono le famiglie al centro, sostenendole nelle scelte per l’alimentazione e la cura delle proprie bambine e dei propri bambini.

Il team di valutazione dell’Unicef ha condotto la rivalutazione effettuando interviste a operatrici e operatori, madri e donne in gravidanza, oltre a colloqui con la dirigenza, osservazioni nei reparti ed esami della documentazione fornita.

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«La conferma del riconoscimento è per noi motivo di grande orgoglio – commenta il Direttore Generale Pietro Girardie dimostra la bontà del percorso intrapreso a livello aziendale in tutti i nostri Punti Nascita. Ringrazio tutto il personale dei due ospedali, impegnato quotidianamente per fornire cure tempestive e adeguate alle bambine, ai bambini e alle mamme, e il team di valutazione UNICEF che con il suo lavoro ha potuto “toccare con mano” la qualità dell’assistenza nella nostra “comunità amica delle bambine e dei bambini”».