Presso l’Azienda Ospedaliera di Verona nel 2023 sono stati eseguiti 555 interventi di chirurgia robotica mininvasiva. Il 22% in più rispetto al 2022, quando erano stati 455 con un aumento del 110% in 5 anni

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L’expertise dell’Azienda nella chirurgia robotica è di lungo corso, cominciata da oltre decennio e colloca l’AOUI veronese nel settore degli Alti volumi: 261 nel 2019, 385 nel 2020, 405 nel 2021, 455 nel 2022 e 555 nel 2023. 

Il settore “storico” del robot in sala operatoria è l’Urologia, diretta dal prof Alessandro Antonelli, che con 386 interventi nel 2023 si conferma il principale esperto e utilizzatore delle piattaforme. 

La chirurgia robotica cresce

La novità è stata però l’inserimento significativo di operazioni in altre specialità: Chirurgia Generale (148) e Ostetricia e ginecologia (21). Oltre a prostectomia radicale, il robot viene usato in urologia per la cura delle neoplasie renali, per la cistectomia con neovescica e per gli interventi ricostruttivi. Molte altre specialità usano il robot per altri casi di neoplasie: isterectomia laparoscopica in ginecologia, chirurgia oncologica dell’apparato digerente, chirurgia pancreatica e epatobiliare. Ma anche nella chirurgia senologica profilattica per le donne ad alto rischio quando la malattia non si è ancora sviluppata. 

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Aoui è all’avanguardia in Europa perché per la prima volta, ad aprile 2023, ha avviato a Verona lo studio clinico comparativo fra le tre piattaforme disponibili sul mercato, finora mai utilizzate in contemporanea nella stessa struttura ospedaliera. Fra qualche mese verranno resi noti i risultati del primo anno su efficienza, maneggevolezza e efficacia clinico-funzionale. Il costo complessivo dello studio è di 1.735.000 euro per la durata di un anno, finanziato dalla Regione del Veneto.

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Il prof Antonelli, direttore di Urologia: “Borgo Trento nel 2023 si è dotato di una considerevole dotazione di piattaforme robotiche, con un secondo DaVinci e con le nuove piattaforme. Questo ha permesso di consolidare un’esperienza più che decennale di impiego della robotica per tutti gli interventi urologici più complessi, riducendo i casi trattati con chirurgia tradizionale, ma anche e soprattutto, di ridurre i tempi di attesa per i pazienti che devono essere sottoposti a chirurgia robotica. Inoltre abbiamo testato con successo l’utilizzo delle nuove piattaforme ottenendo ottimi risultati per i nostri pazienti”.

Il prof Simone Giacopuzzi, della ‘Chirurgia robotica gastrointestinale’: “Il 2023 ha visto un incremento significativo del numero di patologie che nella nostra Unità abbiamo trattato con tecnica mininvasiva. I risultati sono importanti sia dal punto di vista clinico che organizzativo, avendo permesso ad un numero maggiore di pazienti di essere trattati con le più moderne e tecnologiche tecniche chirurgiche”.

La dott. Francesca Pellini, direttore Uoc Chirurgia Senologica: “A fine 2023 abbiamo eseguito il primo intervento di mastectomia profilattica e ricostruzione su una paziente ad alto rischio per neoplasia mammaria. L’operazione ha mostrato grandi benefici per la paziente in termini psicologici, funzionali e riabilitativi. Per questo motivo, l’esperienza si consoliderà anche quest’anno con ulteriori interventi e con uno studio osservazionale-prospettico di monitoraggio e confronto degli esiti rispetto a pazienti trattati con chirurgia tradizionale”.   

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