Si alza alle frontiere aeree e marittime la vigilanza per l’aumento mondiale dei casi di dengue. Nella lista del Ministero della sanità, dedotta dal Centers of Disease Control and Prevention americano, paesi del Sud America, Africa, Asia e delle isole del pacifico.

In Brasile è emergenza con oltre 500 mila casi di dengue. La situazione si aggrava anche in Argentina. 

Il Regolamento Sanitario Internazionale prevede che attorno a aeroporti e porti per 400 metri devono essere tenuti liberi da insetti e roditori, che sono possibili veicoli dell’infezione.  E devono essere anche disinfestati gli aerei.

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La dengue è una malattia infettiva tropicale causata da un Arbovirus. E’ trasmessa all’uomo dalle zanzare e si manifesta con sintomi simili a quelli dell’influenza, ma può manifestarsi nel forma emorragica, che può essere mortale. 

La dengue non è contagiosa tra esseri umani, ma è trasmessa  solo attraverso le zanzare del genere Aedes. Il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni e viene quindi prelevato e trasmesso ad altri individui tramite la puntura di zanzara. La dengue è diffusa principalmente nei paesi tropicali e subtropicali, soprattutto in aree urbane, ed è particolarmente presente durante e dopo la stagione delle piogge.

Nei paesi dell’emisfero nord, in particolare in Europa, la malattia si evidenzia soprattutto in persone di ritorno da soggiorni nelle aree tropicali e subtropicali dove la malattia è comune (malattia di importazione) e l’aumento osservato negli ultimi anni è dovuto all’aumentata frequenza degli spostamenti. 

L’aumento delle temperature che rende particolarmente mite anche quest’inverno in Italia e in Europa può provocare un anticipo della produzione di zanzare da parte delle larve che albergano nelle zone umide e negli acquitrini, tanto che si potrebbe rendere necessario anticipare anche tutti quegli interventi antilarvali che generalmente vengono messi in atto più avanti nelle stagioni. 

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