(di Gianluca Ruffino) Sembra un dejavù, ma purtroppo è la realtà. Non basta un’altra super partenza a Rana Verona per portare a casa Gara 2 dei quarti di finale dei playoff. Perugia espugna il PalaOlimpia con lo stesso punteggio dell’andata (3-1), spegnendo l’entusiasmo degli scaligeri e mettendo un importante mattone sulla qualificazione. Adesso alla Rana servirà un’impresa storica.

Come nell’incontro di mercoledì in casa degli umbri, sono i veneti a partire meglio, portando a casa il primo set. Il resto del match è però un monologo dei campioni del mondo, che scalfiscono le sicurezze al servizio dei padroni di casa e non lasciano più nulla agli avversari. Mvp di giornata Semeniuk

Stoytchev si gioca il tutto e per tutto, schierando per la prima volta dall’inizio i tre tenori: Mozic, Amin e Keita. Spirito va al palleggio, Grozdanov e Zingel sono i centrali. D’Amico nel ruolo di libero.

Primo break della partita per gli scaligeri, che murano i perugini per il 7-5. Il tocco di Spirito vale poi il 9-6, costringendo Lorenzetti a fermare il gioco. Verona scappa sul +4, Poltnytskyi piazza l’ace che ricuce lo svantaggio. Le importanti percentuali al servizio degli umbri si abbassano notevolmente nel primo parziale, l’aquila Keita invece sfonda col servizio vincente. I veneti volano, mantengono il vantaggio con autorità e portano a casa la prima frazione grazie al bolide dello schiacciatore maliano.

Nel secondo set i biancorossi entrano meglio, ma Verona alza il muro e ristabilisce la parità. I campioni del mondo, come successo a Perugia, si sbloccano definitamente dopo il primo set, e la produzione offensiva dei gialloblù diventa meno efficiente. Giannelli e compagni limitano i martelli veronesi e si costruiscono un vantaggio importante di quattro lunghezze. Un altro monster block di Giannelli porta a set point gli umbri, che fermano la mini rimonta dei veronesi con la pipe di Semeniuk. 

Il copione della partita è lo stesso di Gara 1, e anche in questa occasione Perugia cambia l’inerzia del match, sfruttando il passaggio a vuoto dei padroni di casa in ricezione per fare il solco nel terzo set, scappando 12-5. Sul campo perugino non cade più nulla, in quello dei veronesi piovono attacchi vincenti. Impietosa la facilità a muro degli ospiti, poetica invece è la pallavolo di Simone Giannelli. Perugia fa 2-1 e Verona è alle corde.

Quella reazione d’orgoglio per restare attaccati alla serie non arriva, o almeno non in tempo. Merito della squadra più forte, che come un diesel ha bisogno dei primi metri prima di sfoderare i tantissimi cavalli a sua disposizione. Il 17-11 è la dimostrazione lampante della forza degli umbri: salvataggio miracoloso che diventa un’alzata perfetta per la schiacciata di Semeniuk. Il punto esclamativo al successo della seconda forza della regular season arriva con il mani fuori di Ben Tara.

Tabellino 

Rana Verona – Sir Susa Vim Perugia 1-3 (25-21; 21-25; 16-25; 15-25)

Rana Verona: Zingel 3, Spirito 1, Amin 12, Mozic 11, Keita 11, Dzavoronok, Mosca 3, Grozdanov 7, D’Amico (L), Jovovic, Cortesia 1, Sani, Zanotti, Bonisoli (L). All. Stoytchev 

Sir Susa Vim Perugia: Candellaro, Held, Giannelli 8, Herrera, Toscani (L), Leon, Ben Tara 17, Solé, Colaci (L), Resende 11, Semeniuk 20, Poltnytskyi 12, Russo 6, Ropret. All. Lorenzetti

Arbitri: Piana (1°), Pozzato (2°), Sessolo (3°)

Addetto Video Check: Spiazzi

Durata set: 30’; 31’; 29’; 31’ totale: 2h

MVP: Semeniuk