Una recente ricerca anglo-danese-americana pubblicata sull’autorevole rivista Science ha rilevato che la vitamina D potenzia la risposta immunitaria dell’organismo nei confronti delle cellule tumorali. Potrebbe quindi essere utilizzata nella prevenzione e nella terapia del cancro.

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E’ noto da tempo che la vitamina D interagisce con vari recettori cellulari ed è importante per il metabolismo del calcio e del fosfato, determinanti nella crescita e nel mantenimento delle ossa. Ma è anche stato visto che interviene sulla funzione muscolare e immunitaria. In natura la si trova in diversi cibi di origine animale, come le uova, il fegato e il pesce ed il nostro corpo è in grado di sintetizzarla a livello cutaneo con l’esposizione alla luce solare ed in particolare dei raggi ultravioletti.

La ricerca pubblicata da Science ha presentato la scoperta che i topi alimentati con una dieta ricca di vitamina D erano più resistenti ai tumori e rispondevano meglio all’immunoterapia. E ciò dipenderebbe dal fatto che la vitamina D favorisce la crescita del Bacteroides fragilis, che fa parte del microbiota intestinale a conferire ai topi una migliore immunità al cancro.

A questa scoperta s’aggiunge uno screening di massa condotto in Danimarca che ha appurato che le persone con bassi livelli di vitamina D sono più soggetti di altri ad ammalarsi di tumori. Al contrario quelli con livelli più alti sono più resistenti e, una volta ammalti, hanno anche una miglior risposta alla chemioterapia.

Già la medicina aveva intuito l’importanza della vitamina D per la nostra salute, specie nell’età avanzata. La scoperta di questa ricerca lo conferma e dà nuove speranza nella lotta ai tumori.