Fratelli d’Italia ha un “problema“: deve confermare le altissime percentuali raggiunte alle ultime elezioni politiche quando Giorgia Meloni incassò ben il 38% dei suffragi. E deve provare a farlo in una tornata che non vede gli elettori castellani non impegnati anche in una sfida cittadina e si sa, le elezioni europee possono tradizionalmente conoscere un tasso di affluenza non entusiasmante. «Una bella sfida» ammette Enrico Ortombina, neo segretario cittadino di FDI, che con Riccardo Maraia ha convocato partito e simpatizzati nell’incontro col ministro Adolfo Urso per presentare i programmi di Daniele Polato all’EuroParlamento.

Il Centrodestra ha la possibilità in questa tornata di portare più di un proprio rappresentante a Bruxelles e questo, oltre che ad avere una maggiore capacità lobbistica per gli interessi del territorio, assume un significato particolare anche in chiave amministrativa dove Verona rappresenta un’isola di centrosinistra in un mare azzurro: «Vero – ribatte Daniele Polato che manda un vero e proprio avviso di sfratto all’inquilino di Palazzo Barbieri – abbiamo proposto sin dall’avvio della legislatura a Damiano Tommasi di collaborare per il bene della città. Invece ci è stato opposto sempre un rifiuto e tutte le grandi scelte fatte sono andate in un’ottica di chiusura.

Dagli enti economici, alla sicurezza, alle grandi scelte: Tommasi si è sempre mosso “contro”. Ne prendiamo atto. Le prossime europee confermeranno il sentiment degli elettori e saranno la base di partenza per le prossime Regionali e le prossime Comunali».