Il nuovo Consiglio Provinciale si è ufficialmente insediato. Un giorno speciale soprattuto per il presidente Antonio Pastorello, che ha giurato, e il segretario Giuseppe Giuliano, ricordato con piacere per il suo lavoro anche a Villafranca, che con oggi ha fatto il suo ultimo Consiglio prima della pensione. Pastorello ha, inoltre, ricordato Giovanni Martari, padre del consigliere villafranchese Paolo neoeletto nella minoranza (“Un gentiluomo della politica, con il quale ho avuto il piacere di lavorare dal ’93 al ’95”) e nominato vicepresidente il consigliere Gualtiero Mazzi e illustrato sinteticamente il Programma di governo 2014-2018. Sui banchi della maggioranza ha invece debuttato anche l’altro villafranchese Luca Zamperini.
“Non ho fatto il libro dei sogni e nemmeno promesse improbabili – ha spiegato -. Noi rappresentiamo i cittadini, che ci chiedono risposte e servizi e la Provincia, non ancora abolita, deve poter esercitare la propria funzione con concretezza. Non sempre avremo soluzioni per i problemi della gente o dei sindaci, ma vi chiedo la disponibilità al confronto perché solo così sapremo essere costruttivi e credibili verso i nostri interlocutori. Siamo insieme in questo mare procelloso e navighiamo verso una terra nuova di cui ancora non conosciamo i confini. Non abbiamo quindi tempo da perdere per i litigi, dobbiamo lavorare e affrontare una realtà che per il 2015 vedrà l’impossibilità di rispettare il Patto di stabilità per noi come per altre 63 Province, mentre 33 andranno in predissesto. La politica del Governo ha progressivamente tagliato le risorse portandoci all’asfissia, si pensi che nel 2015 dovremo noi fare allo Stato un versamento di 15 milioni, mentre prima era l’organo centrale che trasferiva fondi agli enti locali. Eppure la Provincia di Verona la spending review l’ha già fatta e prima di altri: ha abbassato la sua spesa da 103 milioni nel 2010 agli attuali 85, riducendo l’indebitamento del 68% in sette anni e con un avanzo di amministrazione di circa 25 milioni che non possiamo spendere. Come primo obiettivo, cercherò di farmi ascoltare da parlamentari, Governo e Regioni affinché ci mettano in condizioni di rendere i servizi alla popolazione”.
Il saluto del segretario Giuliano: “Oggi è la mia ultima seduta di Consiglio provinciale. Qui, come in tutte le amministrazioni pubbliche in cui ho ricoperto incarichi direttivi, ho sempre svolto la mia funzione con onestà intellettuale. Al termine della mia carriera professionale porto con me il ricordo della stima e della vicinanza di tante comunità in cui ho operato”.