Oggi, nella sede della Provincia, il presidente Antonio Pastorello ha incontrato i sindaci interessati al percorso TAV e i tecnici delle società realizzatrici del progetto, Italferr e Cepav 2. Scopo dell’incontro era di far emergere e coordinare le esigenze del territorio veronese attraversato dal lotto funzionale Brescia-Verona. Le osservazioni presentate dai Comuni sono state tutte raccolte dalla Provincia ed esposte ai progettisti. Adesso, gli uffici tecnici della Provincia elaboreranno un documento, da condividere con i sindaci, e che verrà inviato a Regione, Commissione Via, Ministero delle Infrastrutture e Cepav 2.
Queste in sintesi le principali richieste avanzate dal territorio veronese: sottoscrizione di un accordo fra la società e le associazioni di categoria per uniformità di trattamento e indennizzo nelle procedure di esproprio (nel caso di terreni agricoli e industriali come la ditta Ancap), lo stesso accordo contiene anche l’impegno a ridurre l’utilizzo di terreni per i cantieri; attenzione alle opere di compensazione ambientale secondo i criteri oggettivi già stabili nel Ptcp; salvaguardia della viabilità già programmata che prevede il collegamento con il sistema delle tangenziali e il casello autostradale di Castelnuovo; cessione alla Provincia e Comuni della strada di cantiere per realizzare l’eventuale raddoppio della Sr 11; realizzazione di sottopassi e cavalcavia per mantenere intatta l’attuale percorribilità nord-sud delle zone; istituzione di un info-point a cui i cittadini e i comitati possano rivolgersi per avere informazioni dirette sull’opera.
Sono state anche dibattute le maggiori criticità presenti sul tracciato che riguardano il laghetto del Frassino, la galleria di San Giorgio in Salici e il collegamento fra i due centri abitati di Lugagnano e Caselle.
“Le segnalazioni dei sindaci sono state molte e puntuali, ma direi che abbiamo raggiunto l’obiettivo per cui ho fissato l’incontro, e cioè portare a casa il massimo per il territorio veronese – commenta il presidente Pastorello – . Come tutti sappiamo, l’opera ormai è già decisa e la Provincia non può fermarla. Nessun ente ha questa possibilità, per questo dobbiamo lavorare affinché il nostro territorio abbia il maggior numero di mitigazioni all’impatto di un’opera tanto imponente. Inutile perdere tempo contrastando l’Alta Velocità, facciamo piuttosto il nostro dovere di amministratori difendendo in tutti i modi il territorio. Il documento che faremo nei prossimi giorni sarà l’arma con cui, sono sicuro, riusciremo a portare a casa ciò che serve all’area veronese”.