Il Comune di Villafranca presenterà all’assemblea pubblica al palazzo della delegazione comunale, convocata dal circolo Il Riccio di Dossobuono per Martedì 31 marzo alle ore 20,30, il progetto inviato alla Regione di una pista ciclabile che va da Mozzecane a Verona passando per Villafranca e Dossobuono. L’idea su cui poggia il progetto è quello della Ciclovia Tirrenica “TiBre dolce” – Asse Verona – Villafranca – Mozzecane, da realizzare lungo la ferrovia, un itinerario già inserito nella rete nazionale Bicitalia e nel Masterplan Regionale delle piste ciclabili. Sarà predisposta l’illuminazione e verranno fatti punti di ristoro con panchine e rastrelliere per bici. La spesa prevista è di 1.235.000 euro, di cui 945.000 euro di opere (150.000 Mozzecane + 750.000 Villafranca circa). «Abbiamo chiesto il cofinanziamento regionale – spiega l’assessore Roberto Dall’Oca – che se arriverà sarà del 90%. Altro progetto in cui siamo presenti è quello delle Ciclabili delle Sorgive che parte da San Giovanni Lupatoto passando per Azzano, Vigasio, Povegliano Villafranca e Valeggio».
Insieme ai comuni di Sommacampagna, Sona, Bussolengo e Valeggio, Villafranca ha partecipato al progetto denominato “Anello terre del Custoza“, un percorso ciclabile di 65 km. A Dossobuono è stato completato il percorso dall’Alpo con la proiezione in via Stazione tutta su un lato che prosegue in viale Europa. Questo tratto si collegherà alla futura ciclo pedonale verso le scuole e gli impianti sportivi. Il marciapiede fatto in via Bembo con l’ampliamento del cavalcavia ha permesso di dare continuità alla pista che, con la fine della lottizzazione, permetterà di avvicinarsi all’abitato di Calzoni. Il tratto B di circonvallazione ha permesso di realizzare, tutta in sicurezza e illuminata, una ciclo pedonale da via Cavour fino a via Comotto. «L’attenzione su questo tema è alta e siamo attivi – dice Dall’Oca – ma ben vengano gli incontri per migliorare le proposte». «E’ un bene che arrivino contributi e proposte da parte di gruppi ed associazioni come il Riccio – sottolinea Cristiano Tabarelli – utili al fine di programmare e realizzare una politica territoriale attenta anche al miglioramento alla qualità della vita».