Ieri pomeriggio il radiomobile dei Carabinieri a seguito di uno specifico servizio finalizzato alla prevenzione e repressione dei furti in appartamento hanno fermato una coppia di giovani zingare. Le due sono state notate entrare in via Tonale nel condominio al civico 16. Seguendole a distanza le hanno viste girare tra i vari piani con fare sospetto. Le hanno quindi bloccate mentre scendevano, trovandole in possesso di cacciaviti e attrezzi da scasso. Interpellati tutti i residenti, nessuno di questi aveva subito furti o tentativi di scasso alle porte d’entrata; evidentemente le due, rendendosi conto che i residenti erano tutti presenti nelle loro case, hanno desistito decidendo di cambiare obiettivo.
I Carabinieri le hanno portate in sede per identificarle. La più grande, sprovvista di documenti, di 17 anni e incinta, ovvero colei che teneva gli attrezzi in borsa, già arrestata e denunciata più volte per furti in abitazione, è stata ieri denunciata per l’art.707 del codice penale, ovvero per il “possesso ingiustificato di chiavi e grimaldelli”. In particolare risultava essere stata arrestata il 6 dicembre a Rovigo per furto e sottoposta alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione quotidiana presso la Questura di Rovigo, al quale, ovviamente, non ha mai ottemperato.
Anche l’altra ragazza, pur avendo solo 10 anni risultava già essere stata segnalata più volte per furto e possesso di oggetti atti allo scasso.
Le due ragazze dichiaravano spontaneamente di vivere in un campo rom a Torino, e di essere venute a Verona con la zia a bordo di un camper solo per qualche giorno, con l’intenzione di “girare per i condomini e trovare qualcosa da rubare”.