Sabato mattina verrà posta la prima pietra simbolica della ristrutturazione di Villa Bozzi da parte della Fondazione Historie. In contemporanea verranno presentati anche i tre progetti del Charity Day, ovvero una nuova solidarietà che permette al disabile di essere posto nelle condizioni di realizzarsi come persona. «E’ un passo ulteriore per essere adeguati alle richieste del territorio – spiega Ettore Cremasco di Historie -. Dare nuove opportunità ad altre persone». Nel frattempo è stata interamente coperta la spesa di 438.813 euro per l’acquisto di Villa Bozzi grazie alla solidarietà di tutti, col contributo di 100 mila euro della Regione Veneto. «Ora investiremo altri 600 mila euro per la ristrutturazione e per i tre progetti – aggiunge Chiara Piccoli -. Tra mutui, contributi vari e donazioni, siamo già a buon punto. Ora lanciamo questa raccolta fondi per coprire i restanti 100 mila euro».
Nicola Novaglia sottolinea il doppio impegno di Historie per Villa Bozzi e i progetti innovativi: «Charity Lab è il progeto per ampliare il laboratorio di ceramica per migliorare la qualità del vivere sul lavoro e dare la possibilità ad altri di esserci. Charity Shop è un negozio dove si mettono in vendita i prodotti dei lavoratori Historie e il ricavato serve per finanziare le iniziative di inclusione sociale a favore delle persone svantaggiate. I disabili potranno cimentarsi anche come commessi dando così loro un’ulteriore opportunità di integrazione sul territorio. Charity Flat. Verranno realizzati due appartamenti per massimo 5 persone per esperienze di vita in autonomia Un’esperienza innovativa-riabilitativa. Momento transitorio per poi trovare la possibilità di andare a vivere non necessariamente restando in famiglia come succede adesso. Cerchiamo di cambiare una cultura che pensa che queste persone non siano in grado di vivere autonomamente».
Alla Fondazione va il riconoscimento dell’assessore Nicola Terilli: «Sono stati i pionieri che dall’inizio anni ottanta hanno fatto capire alla comunità che si può lavorare su abilità diverse, che è possibile dare loro una funzione trasformando le abilità in valori. Hanno messo in campo molte iniziative intelligenti per finanziare questo progetto. Siamo vicini come Comune e per quanto possibile li sosterremo. Stanno lavorando molto anche sui progetti della lieve disabilità, oltre al Ceod comunità alloggio. Gente che magari ha subito un incidente e che così trova alternative, tirandoli fuori dalla solitudine e dalla possibile depressione. Visto che è Natale, se si vuole fare un regalo utile e concreto diamo un aiuto alla Fondazione».