Nell’ambito della tradizionale Festa dello Sport, Fidas Verona Sezione di Alpo ha proposto La “Camminata per la Vita” attraverso le contrade del paese, con partenza dagli impianti sportivi di Alpo. E’ stata un’occasione importante per avvicinare le famiglie e soprattutto i giovani e promuovere l’idea della donazione di sangue, quale importante gesto di solidarietà. A fine camminata si è svolto un momento di sensibilizzazione sul grande tema della donazione di sangue, rivolto agli atleti e sportivi presenti, durante il quale sono intervenuti rappresentanti del volley, del calcio e del basket. Piacevole sorpresa per i presenti è stata la partecipazione del grande campione Alessandro Boni – cestista che per più stagioni ha militato nella serie A di pallacanestro, giocando anche per la Scaligera Verona e vincendo una supercoppa italiana nel 1996. Con la Nazionale Giovanile, agli Europei di Salonicco nel 1980, ha conquistato da capitano, la medaglia d’Argento perdendo in finale con la Russia. Nel 1988, ha fatto parte della Nazionale A guidata da Sandro Gamba. E’ stato un ottimo esempio per i giovani presenti all’iniziativa, una persona che si dedica ai ragazzi in veste di allenatore e che condivide in pieno lo slogan Campione nello sport – Campione nella vita.
Al saluto di Alessandro Boni sono seguiti gli interventi del vice Sindaco del Comune di Villafranca Nicola Terilli, con delega alle Politiche Sociali, e di Roberto Dall’Oca – Assessore allo Sport.
Fidas e Sport un binomio che ha un grande significato. Lo Sport rappresenta valori importanti: l’amore per la vita, lo spirito di sacrificio, il rispetto dell’altro, l’amicizia e la solidarietà, valori che danno la dimensione della forza educativa che esso rappresenta; valori che sono propri anche di Fidas e che uniscono migliaia di donatori volontari di sangue.
La situazione è sempre di emergenza; le richieste da parte dei nostri ospedali sono sempre maggiori. L’obiettivo dell’ iniziativa era coniugare in modo perfetto gli alti valori dello sport, inteso come la possibilità e la voglia di “andare oltre”, e quelli di speranza e solidarietà verso chi soffre, adulti ma anche numerosi bambini che, giorno dopo giorno, attendono il gesto d’amore di uno sconosciuto.