Lo sport come veicolo educativo e di crescita dei ragazzi. E’ stato presentato oggi il progetto Panathlon “Walter Bragagnolo – Diritti dei ragazzi e doveri dei genitori nello Sport” che interessa le classi delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Durante gli incontri agli studenti saranno illustrate le finalità della “Carta dei diritti dei ragazzi e dei doveri dei genitori nello Sport”.
Gli incontri prevedono la presenza di campioni dello sport, di livello nazionale e internazionale, che racconteranno ai ragazzi quanto l’intervento dei loro genitori ha inciso, nel bene o nel male, nelle loro scelte sportive.
Si tratta di un altro passo di un percorso di coinvolgimento dei giovani iniziato ad ottobre e che ha visto a dicembre in sala Ferrarini la presentazione del libro “SportxGioco” a cura di Adalberto Scemma e Bebo Rebuzzi (nella foto).
«Il progetto – spiega Davide Caldelli, vicep Panathlon Club Brera – Università di Verona – vuole portare a dialogare con gli studenti grandi campioni dello sport, che vengono gratuitamente, e capre se i ragazzi si ritrovano nelle parole dei campioni. Il percorso porterà i ragazzi ad elaborare temi, pensieri e una parte grafica per costruire un rapporto con lo sport sull’esempio dei campioni. Il materiale sarà raccolto in un libro che sarà distribuito nelle scuole. Fair play è uno dei caposaldi del Panathlon. L’educazione deve partire dai genitori e fare squadra con scuole, comune, associazioni». Donazzan: sport strumento straordinario di formazione. Un bravo sportivo sarà un buon cittadino se metterà in pratica le indicazioni ricevute.
Il Comune di Villafranca è stato il primo ad aderire della provincia. Si parte dal liceo Medi nelle giornate dello sport 7-8-9 marzo. Poi si andrà in tutte le province de Veneto e anche a livello nazionale. Interverranno Luciano Zerbini, olimpionico, Monica Lucchese, pattinaggio, Stefano Garzon, ex capitano Verona, Marina Zummo, azzurra ostacoli. Saranno coinvolti anche campioni della disabilità come Xenia Palazzo e Francesca Porcellato perché anche chi ha disabilita può fare sport e trasmettere valori.
«Dopo la serata di dicembre subito qualche professore di educazione fisica si era fatto sentire ed ora il progetto arriva nelle scuole – sottolinea l’assessore Luca Zamperini -. Tra l’altro è intitolato al professor Bragagnolo che è stato un villafranchese di spessore nel campo dell’educazione fisica. Bisogna andare dai giovani dove sono, ovvero nelle scuole, portando esempi sportivi positivi. Seguiranno incontri anche in altri istituti secondari, anche di primo grado. Poi ripartiremo col prossimo anno scolastico».
L’assessore Anna Lisa Tiberio sottolinea il valore etico del progetto: «Lo sport insegna rispetto della persona, dell’essere umano, delle regole, accettazione della sconfitta, perseveranza, tenacia nel perseguire gli obiettivi. Con la rete Cittadinanza e Costituzione lavoriamo affinché il progetto rientri nel programma formativo nelle scuole, nel rispetto della loro autonomia. Valore aggiunto è la compartecipazione dei ragazzi nel valorizzare questi momenti educativi. I ragazzi hanno bisogno di modelli di riferimento. Lo Sport è anche un momento di socializzazione, inclusione e integrazione».