«Anche un piccolo gesto ha la sua importanza in termini di sensibilizzazione, ma serve ben altro». Anche il sindaco di Villafranca Roberto Dall’Oca esprime dubbi sui provvedimenti che, in vigore dal 1° ottobre, vedi articolo die giorni scorsi) dovrebbero tenere sotto controllo lo smog in pianura padana. Del resto, da tanti anni si continua parlare di divieti per le auto più inquinanti e ogni volta regolarmente non vengono in massima parte applicati con la motivazione che non tutti possono cambiare il mezzo che inquina. Ma allora non si va da nessuna parte. Se un mezzo inquina lo devi eliminare e basta. Poi intervieni con contributi per aiutare chi non può farlo. E comunque se, per esempio, blocchi le auto a Villafranca e non lo fai nei comuni vicini la cosa fa veramente ridere. Senza contare che i grandi inquinatori come autostrade e aeroporto non hanno alcun limite e che ad inquinare non sono solo i veicoli.
«E’ giusto mettere in campo azioni per sensibilizzare e porre l’attenzione ad un problema così importante soprattutto in pianura Padana – sottolinea il sindaco – ma c’è da dire che non esiste una normativa che imponga queste limitazioni. Pur capendo la finalità rimango infatti perplesso sui provvedimenti e sulle deroghe possibili. Deroghe che possono ridurre di molto o annullare il risultato finale. A mio parere serve una regia superiore che imponga azioni, istituisca controlli e metta in campo risorse per azioni concrete. Altrimenti ognuno si muove in ordine sparso e anche dove esistono le regole in troppi sfuggono alle limitazioni. Mi auguro che a breve si possa continuare il confronto con il tavolo Provinciale per portare all’attenzione della Regione le proposte emerse negli incontri fatti».
Quello che, invece, concretamente può fare ogni Comune è dare incentivi (auto a metano, bici, bici elettriche) e fare investimenti pubblici, vedi i pannelli solari su scuole e palazzetto (nella foto) o illuminazione a led (nella foto). Villafranca in questo senso è tra i Comuni virtuosi. «Con degli investimenti mirati abbiamo saputo centrare l’obiettivo di riduzione del 20% le emissioni di Co2 passando da 156 mila tonnellate di Co2/anno del 2014 a 125 mila tonnellate del 2018 (19,9%) – sottolinea Dall’Oca – . Nel campo della illuminazione pubblica si sono ottenuti i risultati più importanti con un meno 85% di emissioni di Co2. Ed ora siamo già impegnati per gli obiettivi 2030».