Sarà un Natale di grande richiamo sotto il profilo artistico. Confermando un anno di proposte culturali d’eccezione nonostante il Covid, il Comune di Villafranca ha alzato ulteriormente l’asticella e, in collaborazione con Historian Gallery, presenta la mostra “Il Genio di Dalì” a palazzo Bottagisio da mercoledì 8 dicembre 2021 a giovedì 6 gennaio 2022. Un viaggio unico ed emozionante attraverso 100 xilografie originali, dedicato alla Divina Commedia, un labirinto onirico e suggestivo alla scoperta del capolavoro di Dante, nei 700 anni dalla morte, rivisitato dal grande maestro surrealista Salvador Dalì le cui opere su Romeo e Giulietta erano già state in mostra a Villafranca prima del Covid.
Il percorso si snoda attraverso 100 xilografie originali, dove Inferno, Purgatorio e Paradiso prendono vita con una serie di immagini e figure misticheggianti reinterpretate in chiave psicoanalitica, in cui si celano gli enigmi e la simbologia dell’artista.
«Chiuderemo la proposta culturale 2021 con la mostra di Salvador Dalì dedicata alla Divina Commedia a palazzo Bottagisio – spiega l’assessore Claudia Barbera – . Siamo orgogliosi di questo evento artistico di grandissimo livello che siamo riusciti a portare a Villafranca a costo zero per il Comune e a ingresso gratuito per la cittadinanza grazie alla collaborazione con Historian Gallery e al sostegno economico di Allianz Bank. L’associazione Arma Aeronautica garantirà il servizio di accoglienza e sorveglianza. Un segnale importante di ripresa dopo il 2020 e servirà per avvicinare i ragazzi all’arte».
Mercoledì 8 dicembre alle 11 l’inaugurazione. Le sale del Bottagisio saranno aperte al sabato (16-19) e la domenica (10-12, 16-19). C’è la possibilità per le scuole di prenotare una visita in orario scolastico.
La realizzazione di queste incredibili illustrazioni venne commissionata all’artista catalano dal governo italiano nel 1950, in previsione del 700° anniversario della nascita di Dante Alighieri (1265-1321), rendendo omaggio ad uno dei grandi maestri della letteratura italiana. Salvador Dalì vi lavorò dal 1950 al 1959, realizzando una serie incredibile di acquerelli, 100 in totale.
«Dalì la interpretò a suo modo – spiega Erika Verzelloni titolare di Historian Gallery insieme a Luca -. La riproduzione degli acquerelli su carta fu un compito arduo, ogni tavola richiedeva in media 35 diverse matrici di legno, per un totale di 3500 incise a rilievo, realizzate nel corso di quattro anni di lavoro. La stampa xilografica delle tavole fu eseguita su carta di Rives, sotto la direzione del Maestro Raymond Jacquet. Per la supervisione scientifica fu incaricato il «principe della lingua italiana», Giovanni Nencioni, docente all’Università di Firenze e poi professore emerito alla Scuola Normale di Pisa, accademico dei Lincei e presidente dell’Accademia della Crusca per 28 anni, Un progetto che coinvolse l’élite del panorama cartario, tipografico e letterario dell’epoca».
La sinergia pubblico-privato ha permesso l’organizzazione della mostra.
«Abbiamo colto l’occasione per abbinare il nome della nostra azienda a questo grande evento artistico – spiega Marco Zanoni (Allianz Bank) -. Per questo abbiamo sostenuto l’iniziativa con entusiasmo».