Cambia il rapporto medico-paziente. Consigli, ricettive prescrizioni corrono su Whatsapp. Meno usate le email, usata solo dal 6,6% degli intervistati. Usa il web la metà dei medici. Otto su dieci comunicano con i pazienti attraverso lo smartphone. 

E’ il risultato di uno studio commissionato dall’Ordine dei Medici di Firenze all’Università e a Retesviluppo. Tempo risparmiato, sale d’aspetto meno affollate, tutto sommato così è più comodo, anche se più invasivo della vita privata del professionista. Problema aggirabile con facilità se il medico usa un telefonino dedicato alla professione: il 31,8% degli intervistati, soprattutto giovani.

Certo Whatsapp non può sostituire né la visita né il rapporto umano, ma permette di guadagnare tempo, magari prescrivendo un farmaco in modo tempestivo o tranquillizzando il paziente preoccupato per qualche sintomo.

Secondo il sondaggio sono i dentisti i professionisti che utilizzano più di tutti questo nuovo strumento di comunicazione con il paziente. Seguono i ginecologi, i pediatri, gli anestesisti, gli psichiatri, i cardiologi. 

Il 79,2% dei medici intervistati comunica con i pazienti attraverso i cellulari. Il 22,6% ne possiede più di uno.
A comunicare con i propri pazienti solo con i contatto diretto è rimasto ormai solo lo 0,6%.

Fra gli strumenti di comunicazione dalla rilevazione è Whastapp il più utilizzato (84,3%). Il 50,9% usa gli sms. Il 14,5% usa Telegram o Messenger. 

Cambia dunque il rapporto medico-paziente che si arricchisce di nuovi canali comunicativi che evitano inutili perdite di tempo e permettono maggior tempestività nelle terapie. L’esempio più calzante è quello che riguarda gli odontoiatri. Un paziente contatta il suo dentista con un messaggio o una telefonata spiegandogli i sintomi. Il dentista, una volta capito il problema, scrive una ricetta, la fotografa, la invia al paziente per Whatsapp e questi può già andare in farmacia a comprare l’analgesico o l’antibiotico necessario. Sono ore o giorni di dolore risparmiato. 

Sempre che il farmacista accetti la ricetta esibita sul cellulare. Sarà allora opportuno che anche le regole si adeguino ai cambiamenti della società e che esibire una ricetta sul display del telefonino diventi una cosa normale, accettata e regolare.