Progetto per polo acquatico, nuova illuminazione, scuole, palazzetto e bilancio approvato. Il 2016 è stato un anno intenso per l’Amministrazione comunale. Il resoconto dell’anno presentato oggi in municipio dal sindaco Mario Faccioli, presenti gli assessori Nicola Terilli e Riccardo Tacconi.
Polo acquatico. «Siamo arrivati al 30 dicembre a pubblicare il project delle piscine, elemento fondamentale di scelta politica e strategica. Potevamo fare la classica gara di affidamento o responsabilmente fare un’analisi della struttura che aveva 35 anni con carenze e messa a norma da fare. E’ stata fatta una scelta per il futuro, per non avere tra pochi anni problemi ben più seri. Di lì anche l’idea che potesse essere data una visione ludico ricreativa con altre funzioni appetibili e socialmente utili per un comprensorio largo. Diamo una visione più moderna e più fruibile, con spostamento del bocciodromo. Siamo stati attenti alla parte strutturale ma anche sociale: edilizia, tariffe, costi, gestione. Poi deve durare 30 anni».
L’importo complessivo è di 3,6 milioni di lavori (1,3 lo mette il Comune) con una concessione per 30 anni. Il 2 marzo scade la partecipazione alla gara, poi tempi di valutazione in base a quanti parteciperanno. L’attuale piscina resterà aperta fino al 31 agosto 2017. Poi i lavori. La prima fase riguarderà la sistemazione dell’attuale (circa 6/8 mesi) e preparazione per la parte seconda che è quella del bocciodromo.
Impianto di illuminazione. «Completato sul filo di lana la prima parte. Complessivamente 3 milioni. Abbiamo inserito un ulteriore progetto nel centro storico. Su 5000 punti luce ne abbiamo sostituiti 3600. L’obiettivo è anno per anno di continuare l’operazione migliorativa. Siamo l’unico Comune che ha fatto un’operazione di risparmio. Così abbiamo compensato i tagli dello Stato e assicurato il fabbisogno necessario per i servizi alla comunità».
E’ stato approvato negli ultimi giorni dell’anno anche il bilancio di esercizio che andrà in consiglio a fine gennaio.
Scuole e palazzetto. «Eventi storici per Villafranca con 18 milioni di euro di opere pagate senza fare mutui e senza mettere in difficoltà il bilancio. L’iter era partito già nel 2015. Frutto del buon lavoro fatto dagli uffici a partire dal segretario. Sono stati completati i piccoli dettagli della scuola di Rizza inaugurata a settembre e partiti i nuovi lavori della scuola di Dossobuono. Il cantiere ha avuto qualche ritardo per i carotaggi di legge per vedere se c’erano ordigni bellici. Quando saranno completate le Elementari vi portiamo i ragazzi delle Medie e sistemiamo antisismico quell’edificio. E poi si completa la piazza».
Crisi economica. «Abbiamo cercato di mettere le risorse che avevamo per sostenere la comunità, anche alla singola famiglia o persona. Ora si apre lo scenario dell’urbanistica che apre una riflessione sulla Villafranca che sarà. Difficile la strategia non essendoci un contenuto imprenditoriale, un tessuto commerciale che abbia visione complessiva. Tutti dicono qualcosa ma nessuno ti dà un’idea comune e questo deve cercare di farlo l’Amministrazione. Abbiamo una grande responsabilità perché non si possono fare scelte sbagliate, soprattutto devono esser modulabili sui tempi che cambiano. Bisogna guardare lontano e ogni realtà nel territorio è diversa»