Niente Festa della Pizza (lo si sapeva da due mesi) ma la Confraternita del Castellano ha voluto comunque portare avanti il premio per essere uno strumento di promozione del territorio villafranchese e divulgare la cultura delle tipicità locali: pizza, vino Custoza e Sfogliatina di Villafranca.
In attesa che si ripristino le condizioni per poter nuovamente avere l’autorizzazione dal Comune (che quest’anno è mancata) per tavolate e forni con lo sfondo del Castello, la Confraternita ha dato continuità alla leggenda dell’ invenzione della pizza a Villafranca da parte del Castellano nel 1405 (non era la pizza odierna ma un impasto più semplice senza pomodoro) fuori dal maniero per festeggiare la fine dell’evento bellico, basata su una ricerca storica poi ‘‘romanzata’’ col coinvolgimento dell’artista Alberto Zucchetta, ideatore anche della leggenda del Nodo d’Amore a Valeggio.
Alle premiazioni erano presenti, tra gli altri, i presidenti Alessandro Salarolo (Confraternita veronese del Boncuciar), Feliciano Meniconi (Villafranca Shopping e Giulio Bresaola (Aiv).
Al giornalista Morello Pecchioli è andata una coppa in argento massiccio e parti dorate, opera unica del maestro Alberto Zucchetta, per il contributo dato alla promozione del territorio villafranchese, alla ristorazione e alla cultura dell’enogastronomia.
Un riconoscimento è andato ad Alessia Morganella, classe 1998, la cameriera professionale più giovane impiegata nelle attività locali. Il premio alla carriera è stato invece assegnato a Romolo Melotto, che iniziò l’attività nel 1960 a Verona e 7 anni dopo aprì la prima pizzeria a Villafranca. Ancora oggi, a fianco di figli e nipoti, è interprete attivo della ristorazione villafranchese.