Partono i lavori della rotonda di Madonna di Dossobuono (che è sotto Verona) e subito riesplode la polemica. Da tanti anni che se ne parla, l’accelerazione avvenne negli anni 2015/2016 quando gli amministratori veronesi decisero di coinvolgere nella realizzazione l’autostrada A4, raggiungendo un accordo per la ripartizione al 50% della spesa. Nel 2018 il consiglio comunale di Villafranca manifestò la sua contrarietà all’opera. All’inizio di aprile 2019 il sindaco Dall’Oca aveva mandato una nota agli uffici competenti per avere una risposta tecnica, chiedendo informazioni sul metodo di finanziamento e la relazione tecnica della rotonda ritenendola pericoloso sulla rampa di un cavalcavia. Poi ancora polemiche tra Centrodestra e Centrosinistra (contraria a Villafranca, favorevole a Verona) e nella stessa maggioranza (Niko Cordioli favorevole).
«Sono stato sul posto per capire come intendono procedere con i lavori – afferma il sindaco Roberto Dall’Oca – . Il termine ultimo é maggio 2021. Avremo tempo fino ad aprile per realizzare la nostra proposta intanto non cambia niente eccetto la chiusura del braccio in bretella provenendo da Verona».
Per garantire l’entrata in tangenziale i veicoli provenienti da Verona saranno costretti a fare l’inversione sulla rotonda di via Chioda rientrando in bretella.
«Così avremmo un primo elemento di valutazione su ciò che sarà in futuro. I dati che abbiamo parlano di 18 mila veicoli in andata e ritorno ed essendo strada comunale Villafranca farà le sue scelte. Come Amministrazione a breve incontreremo i cittadini di Dossobuono per presentare le proposte di senso unico su via Cavour impedendo gli accessi diretti da Verona. Una scelta che darà una svolta al contenimento del traffico. Nel Piano urbano della mobilità, tra l’altro, è già prevista anche l’ipotesi di un senso unico in uscita verso Verona affiancato da una pista ciclabile dal semaforo alla rotonda del sottopassaggio. Alla fine forse tutto il male non viene per nuocere». Rotonda che secondo il sindaco non è una soluzione. «Tra l’altro una rotonda sulla rampa di discesa, prima di accessi in attività commerciali e in prossimità di un semaforo, prevedendo anche la chiusura del braccio esistente in entrata verso la tangenziale per chi proviene da Verona, secondo me non ha senso nemmeno dal punto di vista tecnico. Se era la rischiosa inversione a giustificare la rotonda, si risolveva in fretta mettendo una barriera alta. Se invece è per andare al Famila, aeroporto o proseguire per Villafranca allora la soluzione è la bretellina e in questa direzione bisogna spingere tutti insieme. Un’ opera da noi proposta appoggiata e condivisa da tutti gli enti Comune di Verona Provincia e A22».