Con importanti riconoscimenti istituzionali, quattro giornate sold out già dai giorni precedenti l’avvio, 45mila visitatori in presenza e quasi 30mila partecipanti agli eventi in streaming, si chiude oggi la 32a edizione di JOB&Orienta, salone nazionale dell’orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro.  

La rassegna è promossa da Veronafiere e Regione del Veneto, in collaborazione con Ministero dell’Istruzione e del Merito, Ministero dell’Università e della Ricerca e Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, con il patrocinio di Rai Veneto e la mediapartnership di Rai Cultura, Rai Scuola e TGR. Già fissata in calendarioda mercoledì 27 a sabato 30 novembre 2024 la prossima edizione della manifestazione.

Tra i prestigiosi ospiti istituzionali accolti a JOB&Orienta nei quattro giorni il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che con il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ha firmato qui al Salone l’accordo per lo Sviluppo e la Coesione, i ministri Andrea Abodi per lo Sport e i Giovani, Francesco Lollobrigida dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Marina Elvira Calderone del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuseppe Valditara dell’Istruzione e del merito, Raffaele Fitto per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, e Carlo Nordio della Giustizia.

«La presenza in fiera del Premier, di sei ministri e del governatore del Veneto – commenta Federico Bricolo, presidente di Veronafiere – ha sottolineato la grande valenza sociale di JOB&Orienta per il Paese. Non soltanto sul fronte dell’orientamento, della formazione e del lavoro, ma anche per le attività di sensibilizzazione e di educazione che abbiamo organizzato, prima fra tutte, quest’anno, l’iniziativa con Gessica Notaro contro la violenza sulle donne».

Maurizio Danese, amministratore delegato di Veronafiere, aggiunge: «Le 45mila presenza di questa edizione di JOB&Orienta hanno premiato la scelta di aggiungere una giornata in più che ha consentito agli studenti una migliore fruibilità dell’evento, grazie a maggiori occasioni di contatto con le 400 realtà espositive e più possibilità di partecipare ai 230 appuntamenti culturali e didattici in programma».

Bilancio più che positivo anche per Elena Donazzan, assessore all’Istruzione, alla Formazione e al Lavoro della Regione del Veneto: «Questa edizione, annunciata come quella dei record, è andata oltre le aspettative grazie alla presenza di sei ministri e addirittura del presidente del Consiglio che ha fatto visita agli stand e incontrato i giovani, toccando con mano il valore, anche educativo, di JOB&Orienta. Il Salone è acclarato, certificato e riconosciuto come riferimento nazionale per l’istruzione, la formazione e il lavoro. A provarlo pure l’ampia presenza in area espositiva di 6 Ministeri (dell’Istruzione e del Merito, del Lavoro e delle Politiche sociali, dell’Università e della Ricerca, dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, della Difesa, dello Sport e dei Giovani) come di ben 16 Regioni: val a dire che oggi quando si decidono le politiche strategiche per il Paese si deve venire a JOB».

E ancora a sottolinea la rilevanza della quattro giorni è Claudio Gentili, coordinatore del comitato scientifico di JOB&Orienta: «Tre i concetti chiave per questa edizione: made in Italy, attenzione delle istituzioni e partecipazione dei giovani, quest’ultima a testimonianza della loro grande fame di essere orientati e di essere orientati bene. I numeri dell’edizione appena conclusa confermano l’importante sua funzione di raccordo tra domanda e offerta di lavoro e di collettore di esperienze, storie di successo, modelli che funzionano».

Soddisfazione, inoltre, da parte di Marco Bussetti, direttore dell’Ufficio scolastico regionale per il Veneto: «Abbiamo respirato il senso dell’identità del made in Italy che si traduce anche in senso di appartenenza a una comunità. Credo che il Salone favorisca pure questo: trovare la propria posizione all’interno della nostra società futura e come Ufficio scolastico regionale abbiamo contribuito a mantenere alta la tradizione di questa fiera trentennale che mi sento orgoglioso di rappresentare. Nella Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne ribadisco la necessità dell’impegno di tutti, non solo delle istituzioni per un’evoluzione sul tema in campo educativo e formativo».

E il ricordo di Giulia Cecchettin, la giovane veneta vittima di femminicidio, ha attraversato tutte le quattro giornate di manifestazione, nella consapevolezza che è indispensabile non solo fare prevenzione ma anche costruire un patto educativo di comunità.

Più di 400 le realtà presenti nella rassegna espositiva: 6 ministeri, 16 Regioni e numerose altre istituzioni locali e nazionali, 140 accademie e università (di cui 30 atenei stranieri), e ancora scuole, enti di formazione professionale, istituti tecnologici superiori (Its) di tutta Italia, agenzie di servizi per il lavoro, associazioni di categoria e sindacati, imprese; circa 400 i relatori negli oltre 230 appuntamenti culturali in calendario, tra convegni e dibattiti, seminari formativi e workshop tematici, e ancora 400 le animazioni e i laboratori che hanno coinvolto i numerosi ospiti del Salone.

“Orientamento made in Italy” il tema scelto, a evidenziare la necessità di nuovi modelli di orientamento per rispondere al meglio alle molteplici vocazioni economico-produttive del Paese, esaltandone i tratti distintivi e l’eccellenza. Nell’anno che l’Europa ha voluto dedicare alle competenze, JOB&Orienta ha riflettuto dunque sulle competenze aggiornate e al passo con i profondi cambiamenti in atto – oggi inevitabilmente lungo le coordinate delle transizioni digitale e sostenibile –, le uniche in grado di salvaguardarne l’unicità del made in Italy e potenziarne lo sviluppo in un mondo globale. L’orientamento efficace come fattore chiave anche per vincere i mismatch tra domanda e offerta di lavoro ancora perdurante (come rilevato dal Bollettino annuale 2023 del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal, diffuso in anteprima a JOB&Orienta) e rendere i percorsi di studio sempre più aderenti alle necessità espresse dalle imprese, per le quali i titoli di studio e le competenze formate sono fondamentali.