Vent’anni fa, lo Stato italiano istituì il 10 febbraio come il “Giorno del Ricordo” per onorare e commemorare i tragici eventi legati ai massacri delle Foibe e all’esodo istriano giuliano dalmata. Questa data segna una pagina dolorosa nella storia italiana, un periodo in cui molte vite innocenti furono spezzate e intere comunità furono costrette all’esilio.

Le Foibe rappresentano uno degli episodi più oscuri della nostra storia, in cui numerosi cittadini italiani furono vittime di violenze e omicidi, spesso perpetrati senza pietà. È importante ricordare che le vittime delle Foibe erano italiane, e tra coloro che dovettero affrontare un esilio forzato e violento c’erano molti italiani che avevano abitato pacificamente l’Istria insieme alla comunità slava.

Il Comune di Valeggio sul Mincio ha assunto con grande sensibilità il compito di commemorare questa tragedia. In particolare, il prossimo 2 marzo, dalle ore 17.30 alle ore 19, nell’aula magna della scuola secondaria di primo grado Jacopo Foroni, si terrà un concerto dedicato a onorare le vittime delle Foibe e dell’esodo istriano giuliano dalmata.

L’evento, reso possibile grazie alla collaborazione di artisti locali e all’impegno della comunità, vedrà la partecipazione dell’esule istriana, la signora Anna Rismondo. La presenza di testimoni diretti di quegli eventi contribuisce a mantenere viva la memoria di quanto accaduto.

Il concerto sarà un’occasione unica, in cui il dolore e la sofferenza di quel periodo verranno espressi attraverso la musica e la narrazione. L’Ensemble “Sull’ali dorate”, composto da Paolo Baccianella al pianoforte, Stefano Zanon al flauto, Francesca Gaiardoni soprano e Ugo Cingano al basso, si esibirà con brani strumentali e cantati di Verdi e Donizetti, accompagnati da narrazioni documentate sulla tragedia delle Foibe.

Questa iniziativa non solo rende omaggio alle vittime, ma sottolinea l’importanza di educare le generazioni future sulla storia del nostro paese. La memoria collettiva è essenziale per evitare che tali atrocità si ripetano e per promuovere la comprensione e la pace tra le diverse comunità.