L’esposizione di arte sociale “Arteterapia e giuoco: la creatività che cura” raccoglierà in un’unica location le opere d’arte di Matia Chincarini, i lavori dei partecipanti al corso di Arteterapia dell’Università del Tempo Libero di Sommacampagna, insieme a quelli degli adolescenti con disturbo dello spettro autistico dell’Associazione Due Chiacchiere Un Sorriso ODV. La mostra sarà visitabile ad ingresso gratuito a Villa Venier e aprirà le sue porte venerdì 12 aprile con l’inaugurazione alle 17:00 per poi rimanere aperta nei giorni di venerdì, sabato e domenica fino al 21 aprile.

I dipinti ruotano quindi intorno al tema del gioco che, come spiega Chincarini, artista visivo, formatore esperienziale, educatore, arteterapeuta e costruttore di giochi, viene qui utilizzato per entrare nel calore del cuore considerando l’unicità di ognuno. «Il mio essere artista – spiega Chincariniè maturato da quando sono passato dal dedicarmi ad un sistema dell’arte prevalentemente guidato da un’energia maschile, in cui l’ego si preoccupa del guadagno e dell’autoaffermazione, ad una modalità femminile che accoglie gli altri per nutrire loro, e me stesso di conseguenza. Mi riferisco alla creatività e al giuoco come terapia e come modalità di permettere al mondo di avere una luce, una direzione che suggerisca una evoluzione».

Le sue opere saranno in esposizione nella cappella sconsacrata di Villa Venier, lavori sviluppati attraverso una tecnica pittorica che utilizza stampa, ricamo e foglia d’argento su stoffe preziose cui emblema sono le mani. Chincarini è anche stato il formatore del corso di Arteterapia – laboratori per adulti dell’Università del Tempo libero, le cui lezioni intendono avvicinare all’arte, attraverso forma, colore e movimento, in un approccio che non necessita di abilità tecniche o conoscenze specifiche, ma che esplora il mondo interiore grazie alle emozioni ed al confronto. “Le significative adesioni a questa nuova proposta” dichiara l’assessora alla Cultura Eleonora Principe “mettono in luce il desiderio del pubblico di esplorare nuove e inusuali forme di espressione e confronto, soprattutto quando il mezzo espressivo è l’arte”.