Mater Salutis di Legnago: 210 milioni € come investimento per il nuovo ospedale di Legnago: 400 posti letti  e tecnologie di alto livello per servire un bacino assai vasto che va anche fuori provincia. I lavori verranno svolti per tranche senza intaccare la funzionalità quotidiana attuale.  In questi giorni la Direzione Strategica dell’Azienda ULSS 9 Scaligera ha avviato gli incontri pianificati per illustrare il cronoprogramma degli interventi edilizi che interesseranno diverse sedi aziendali.

Martedì scorso si è tenuta una riunione interna rivolta ai Direttori e ai Responsabili delle Unità Operative e ai Coordinatori del “Mater Salutis”, durante la quale è stato illustrato il progetto per la costruzione del nuovo Ospedale di Legnago.

«Il nuovo Ospedale di Legnago è una grande opportunità per il territorio della Provincia di Verona e delle cittadine limitrofe», ha rilevato a proposito Patrizia Benini (qui sopra nella foto del Mattino di Padova) Direttore Generale ULSS 9 Scaligera. «Ma l’Ospedale che verrà rappresenta anche un impegno per l’Azienda ULSS 9: quando sarà ultimato – e sarà un’eccellenza dal punto di vista della struttura – dovremo essere pronti a garantire che sia un’eccellenza anche nella modalità di lavoro, sia per i cittadini che per gli operatori».

Mater Salutis, si procederà per tappe

Il nuovo Ospedale di Legnago sarà realizzato attraverso un intervento per fasi di sostituzione del complesso ospedaliero esistente: dalla realizzazione graduale della nuova costruzione, si passerà al trasferimento delle attività dal vecchio al nuovo, per giungere alla successiva demolizione dei principali corpi edilizi esistenti oggi.

Principali obiettivi nello sviluppo progettuale dell’intervento sono: l’adeguamento della nuova struttura ai più alti standard normativi, tecnici e tecnologici; l’ottimizzazione delle superfici utili dei vari servizi; il miglioramento dei flussi che permetterà l’ottimizzazione dei percorsi non solo dei pazienti e delle persone ma anche dei materiali; il dimensionamento dei corpi ospedalieri – in particolare di quelli destinati alla degenza – è stato improntato alla massima modularità e flessibilità d’uso; la distribuzione dei percorsi orizzontali e verticali permetterà di rendere il corpo di degenza facilmente compartimentabile, questo anche per assicurare il mantenimento delle attività nel caso di consistenti flussi di pazienti infettivi.

LA POSIZIONE. Il nuovo ospedale sarà un punto di riferimento per l’Azienda ULSS 9 Scaligera, per il Comune di Legnago e per tutta la parte Sud della provincia di Verona, godendo di una posizione quasi baricentrica rispetto alle province limitrofe (Vicenza, Padova, Rovigo, Mantova e Ferrara).

L’attuale presidio ospedaliero “Mater Salutis” di Legnago si estende nella parte Sud della porzione di abitato cittadino situata lungo la riva Ovest dell’Adige, all’indirizzo di Via Carlo Gianella. Il fianco Est dell’area ospedaliera è adiacente all’argine del fiume.

Mater Salutis, verrà ribaltato l’asse di entrata

Il nuovo complesso ospedaliero sarà realizzato, in coerenza con le linee guida contenute nel masterplan, con un vero e proprio ribaltamento dell’asse di entrata e relativo flusso di accesso principale, imperniato sull’edificio di ingresso attuale che verrà mantenuto, previa ristrutturazione ed ampliamento. Tutto questo non solo per favorire le operazioni di trasferimento dall’Ospedale esistente a quello nuovo ma anche per mantenere la sua valenza di “segno riconoscibile” dell’Ospedale di Legnago.

Il nuovo complesso si svilupperà su una superficie di circa 71.000 mq, di cui 61.000 a destinazione ospedaliera vera e propria, in grado di svolgere tutte le attività sanitarie previste dalla  programmazione sanitaria.

Mater Salutis: verrà realizzato così

Il nuovo complesso ospedaliero si comporrà, in via finale, di un edificio di ingresso generato dalla ristrutturazione (con ampliamento delle ali al piano terra) dell’esistente corpo di ingresso principale, con 2 livelli fuori terra, destinato ad accogliere gli uffici direzionali-amministrativi, l’area di formazione universitaria, un auditorium e sale polifunzionali dedicate e la cucina-mensa;   una “piastra delle emergenze” di nuova costruzione, di 3 piani fuori terra con vano tecnico in copertura, destinata ad ospitare il Pronto Soccorso, Aree di Diagnostica, Dialisi ed aree ambulatoriali, gli ambulatori specialistici, l’Endoscopia e l’area laboratoristica, il blocco operatorio (che prevede 8 sale operatorie + 1 sala ibrida), Angiografia/Emodinamica, Terapia Intensiva (8 posti letto) e UTIC (8 posti letto).

A questo si aggiungerà una “piastra diurna e delle degenze” anch’essa di nuova costruzione, di 4 piani fuori terra e vano tecnico in copertura, in grado di accogliere il CUP,  le aree ambulatoriali, la morgue, le palestre di riabilitazione, Psichiatria, Medicina Nucleare e Radioterapia, tutte le degenze mediche e chirurgiche, il Pronto Soccorso Ostetrico-pediatrico, il blocco parto (con sala operatoria complanare), la Patologia neonatale, le degenze di Pediatria, Ostetricia e Ginecologia, le degenze di Riabilitazione, gli spogliatoi;  un magazzino esterno destinato alla logistica ed al servizio di Farmacia con UFA, ricavato dalla ristrutturazione con ampliamento del magazzino esistente.

E ancora, una più ampliata area attrezzata destinata all’isola ecologica;  una nuova area tecnologica, derivante dalla progressiva sostituzione di quella esistente, costituita da una nuova centrale tecnologica con centrale idrica, centrale gas medicali, centrale antincendio.

Il progetto prevede contenuti ma fondamentali interventi sull’assetto viario attuale,  per la fluidificazione del traffico proveniente dal tessuto urbano della città e permettere i nuovi accessi all’area ospedaliera. Sono inoltre previsti circa 37.000 mq di parcheggi, in parte esistenti ed in parte di nuova realizzazione a seguito della demolizione dei corpi ospedalieri esistenti.

Mater Salutis, 400 posti letto

Il  nuovo complesso ospedaliero – nella foto qui sopra l’attuale struttura – è destinato ad accogliere  i 359 posti letto per la degenza previsti dalla programmazione; a questi si aggiungono ulteriori 41 posti letto tecnici per la dialisi e per l’Osservazione Breve Intensiva di Pronto Soccorso, nel rispetto di quanto previsto dalla programmazione.

La “pelle” del nuovo Ospedale porterà traccia e memoria dell’architettura vernacolare locale e dei suoi materiali tipici, con particolare riferimento ai laterizi tradizionalmente prodotti nelle fornaci del posto, attraverso una loro reinterpretazione in chiave contemporanea ed high-tech. Il complesso ospedaliero dialogherà così con i principali edifici del nucleo storico di Legnago, come il vicino Duomo, la chiesa di S. Annunziata ed il Torrione.

L’importo complessivo per la realizzazione dell’intero complesso ospedaliero, risultante dal progetto di fattibilità tecnico-economica, è di 210 milioni di euro.

Coerentemente con la programmazione finanziaria, lo sviluppo delle attività seguirà tre fasi per la realizzazione dell’intervento. La prima fase, per un importo di 40 milioni di euro, si avvia nel corrente mese di aprile 2024 con l’approvazione da parte di AULSS 9 del progetto di fattibilità tecnico economico dell’intero complesso, per giungere al 13 agosto 2024 con la consegna del progetto definitivo di I fase al Ministero idoneo all’indizione della gara di appalto per la piastra.