Sarà aperto nei locali della stazione di Villafranca l’Emporio della Solidarietà. L’iniziativa coinvolge 12 soggetti, tra Comuni ed Associazioni del Tavolo di coordinamento della Vicaria di Villafranca e Valeggio e la Rete Talenti di Verona. Il protocollo d’intesa è stato firmato questa mattina alla presenza di sindaci, amministratori locali e rappresentanti delle associazioni. A fare da capofila sarà l’associazione Il Giracose di Pradelle che ha partecipato al bando e prenderà in gestione i locali della stazione di Villafranca. Qualche settimana per sistemare all’interno e per ottobre l’emporio dovrebbe essere pronto all’apertura.
«Un progetto a cui stiamo lavorando da un anno e mezzo – ha spiegato Simonetta Manara: (presidente Il Giracose) -, superando campanilismi ed egoismi di associazioni e comuni. Facendo rete si danno le risposte». In pratica il servizio consisterà in questo. Sarà un luogo dove sono messi a disposizione generi alimentari di prima necessità inviati all’emporio dai centri sociali e dai centri d’ascolto. Lì possono scegliere quello che c’è sugli scaffali a seconda delle necessità e dei bisogni alimentari. Così si evitano le distribuzioni generalizzate e gli sprechi. Non una mensa che distribuisce un pasto caldo, dunque, ma un unico punto di spesa per chi poi mangia a casa propria. «C’è una gradazione di necessità. Ognuno ha una tessera con i punti che rispecchiano la sua situazione sociale e che gli vengono scalati ad ogni spesa. E’ tarata in base a quello che gli serve e può prendere. Un servizio tenuto in piedi col volontariato. Chi vuole dare una mano è bene accetto».
Il vicesindaco Nicola Terilli ha evidenziato un aspetto importante: «Oggi c’è una parte di cittadinanza che soffre e ha bisogno ma ci sfugge perché resta chiusa in casa per vergogna o disagio. La sfida è capire come dobbiamo intercettare questa fascia. Mi fa piacere che si parta da Villafranca, ma vorrei un progetto complessivo nella comunità, nelle scuole, per far capire quanto sia importante non sprecare al giorno d’oggi. Bisognerebbe che ogni cittadino del territorio lo sentisse proprio».
Il sindaco Faccioli ha aggiunto: «In un momento di difficoltà è giusto mettere insieme le risorse tra istituzioni e associazioni, per essere vicino alle famiglie. Ma serve una crescita educativa: ci sono famiglie che pagano il telefonino al figlio ma non la retta del pasto».
Don Giuliano Ceschi (direttore di Caritas Verona) ha invitato la comunità a collaborare: «Mi auguro che non sia sostenuto solo dall’alto, ma ci siano scaffali sempre pieni di generi di prima necessità con l’aiuto di tutti. Non sarà mai un supermercato, ma un negozio che offre il necessario per vivere dignitosamente».
Monsignor Giampiero Fasani, parroco di Villafranca, è andato oltre: «Nascono bisogni continuamente nuovi e vanno a colpire realtà continuamente nuove. Serve anche un emporio di ascolto per capire come nascono questi bisogni. Serve proprio un coordinamento per non servire i soliti e lasciare altri senza risposta».