Il consiglio comunale ha dato il via libera al bilancio di previsione con i voti della sola maggioranza. Lista Tosi e Forza Villafranca si sono astenuti mentre il Centrosinistra ha votato contro (respinti tutti i 16 emendamenti presentati). Dopo le delibere riguardanti la manovra tariffaria che ha visto la conferma delle aliquote riguardanti l’IMU, l’addizionale IRPEF e le tariffe TARI, l’esenzione della TASI per le abitazioni principali ed i terreni agricoli, l’assessore Riccardo Maraia ha illustrato le caratteristiche del bilancio.
«Si conferma la filosofia di fondo che, come principio ispiratore, vuole una manovra fiscale il più bassa possibile con una particolare attenzione ai nuclei con difficoltà, agli inquilini, alle famiglie numerose. Si risente dei tagli degli anni precedenti, circa 4.000.000 di euro, e dei tagli occulti in quanto il Governo esenta dal pagamento della TASI le abitazioni principali ed i terreni agricoli, riduce del 50% la base imponibile IMU per gli immobili dati in comodato gratuito (parenti in linea retta entro 1° grado) e del 25% la base imponibile IMU per gli immobili dati in locazione a canone concordato ma poi stanzia fondi per il ristoro del minor gettito che avranno i Comuni sottostimati rispetto alle minori entrate. Per il nostro Ente le stime predisposte parlano di minori entrate per circa € 300.000. Se siamo riusciti a trovare la quadratura del Bilancio mantenendo un livello di tassazione ben inferiore ai Comuni limitrofi è grazie alla lungimiranza che abbiamo avuto a partire dal 2010 nel ridurre il livello di indebitamento che è passato da 34 milioni a 19 milioni e conseguentemente gli oneri di ammortamento annuali sono passati da € 3.700.000,00 agli attuali € 1.700.000,00. A questo si aggiunga la costante attenzione alla razionalizzazione e contenimento della spesa generale di funzionamento. Da ultimo vedasi l’intervento di efficientamento della pubblica illuminazione che già per il 2016 ci permette di prevedere minori consumi a partire dal mese di settembre per circa 150.000,00 euro. Nonostante i tagli e nonostante la ridotta capacità di entrata per effetto delle manovre degli esercizi precedenti riusciamo a mantenere inalterato lo stanziamento legato al sociale, alle scuole materne e ai nidi che assorbono circa € 1.200.000. Il totale delle entrate correnti ammonta a € 23.609.267,40.
Per quanto riguarda le entrate tributarie, che ammonta a circa € 15.300.000,00, la voce principale è l’IMU di € 4.280.000,00, poi ci sono ICI in partite arretrate recupero dell’evasione per € 385.000,00, l’imposta pubblicità ed affissioni di € 330.000,00, l’addizionale IRPEF di € 3.250.000,00, l’imposta di soggiorno di € 210.000,00 e la TARI che la netto dell’addizionale Provinciale ammonta a € 4.685.000,00. Pressoché azzerato per la manovra del Governo il gettito TASI che ammonta a € 17.000,00. Ci sono poi le entrate extratributarie che ammontano complessivamente a circa € 6.600.000.
Le voci più rilevanti riguardano: proventi lordi Servizio Polizia Municipale (€ 623.000), istruzione pubblica (660.000), canone farmacie comunali (400.000), fitti terreni, fabbricati e concessione impianti (500.000). La previsione della spesa, comprensiva della rata per l’ammortamento dei mutui e dei prestiti, è di € 23.712.826,81. Su queste le voci più significative sono rappresentate da € 5.600.000 (costo del personale), € 1.200.000,00 (sostegno delle attività delle scuole materne e dei nidi del territorio: è una quota pari a quanto spende il Comune di Bologna), € 1.000.000 (all’ULSS 22 per i servizi alla disabilità e le politiche sui minori), € 1.600.000 (interventi di carattere sociale) e € 989.000 (rata capitale per ammortamenti, mutui e prestiti)».