Villafranca potrebbe diventare in futuro la casa del rugby veronese. Se n’è parlato al giardino Bottagisio durante la presentazione della nuova maglia e della stagione della West Verona Union. «Da quest’anno partecipiamo anche alla C1 e alla C2 cadetta – spiega il presidente Mario Ramondo -. E’ difficile, perché ci sono squadre molto strutturate, ma si sta facendo comunque un ottimo lavoro. Nervi saldi e continuare a lavorare come si sta facendo». La società gioca a Sona ed ha stretto una franchigia con il rugby Valpolicella per gli atleti dai 12 ai 42 anni. Sono circa 200 tesserati con 9 squadre dalla C1 fino all’Under 6, più la squadra over.
Abbraccia un territorio vasto che gravita su Villafranca dove viene utilizzato il campo di Caluri per gli allenamenti. «E’ un passo – sottolinea il presidente – a cui speriamo che ne seguano altri».
Il sindaco Mario Faccioli si è mostrato possibilista: «Stadio del rugby a Villafranca? Siamo ben disponibili a prendere in considerazione la cosa se ci sarà un progetto valido che riguarda soprattutto i giovani. Stiamo lavorando sui Piani di investimento per allargare Caluri. E un’opportunità di crescita per i nostri giovani. Non avete numeri di altri ma valori importanti».
Tra gli sponsor c’è anche la villafranchese CF Costruzioni di Dossobuono. «Come azienda del territorio abbiamo voluto investire in una società seria – spiega Corrado Giacomazzi -. Sono molto appassionato di rugby e ho apprezzato il progetto con le scuole e l’accordo col Valpolicella».
L’allenatore Francesco Brolis è fiducioso: «Entrambe le realtà hanno difficoltà ma c’è un gruppo compatto che spinge dalla stessa parte il potenziale c’è. Se non hai la passione non giochi a rugby. E sport duro con regole precise da rispettare che poi sono regole di vita».
Lo sponsor sociale è l’Avis Sona che conta su tanti giovani per vedere aumentare le donazioni.