Luca Cordioli, del Birrificio Brew Gruff, ha tenuto ancora una volta alto il nome di Villafranca conquistato un onorevole 3° posto alla 14ª edizione di Birra dell’Anno 2019 che si è svolta a Rimini in occasione di Beer Attraction 2019, il più importante concorso brassicolo nazionale che premia le birre d’eccellenza del bel paese.
Il Birrificio Brew Gruff, con annesso Pub di Viale del Lavoro 10/1, ha ottenuto il terzo posto nella categoria 7 con la Birra Bock uno tra i più noti stili di matrice tedesca. «Considerando la quantità dei partecipanti — commenta Cordioli – è il miglior risultato mai ottenuto tra i birrifici concorrenti a livello nazionale. E questo ci ripaga di tanti sacrifici».
Il concorso, organizzato dall’associazione di categoria Unionbirrai, ha visto quest’anno la partecipazione dii 327 birrifici e 1994 birre, circa il 22% in più rispetto alla scorsa edizione.
La giuria, formata da 102 esperti del settore provenienti da tutte le parti del mondo, ha selezionato le migliori cinque birre di ogni categoria, 47 quest’anno, riservando il podio per le prime tre in classifica.
Inoltre, come produttore di birra per Beer Firm (birra prodotta per conto di Manifatture Birre Bologna) è arrivato anche il primo posto nelle birre stile tedesco kölsch. «Si tratta di uno stile particolare – sottolinea il mastro birraio villafranchese – perché è uno dei pochi esempi sopravvissuti di alta fermentazione in Germania. Anche in questo caso una bella soddisfazione».
Che Luca Cordioli fosse un predestinato a farsi largo nel panorama artigianale italiano era già evidente quando, adolescente, aveva iniziato a cimentarsi nelle prime produzioni casalinghe. Dal 2014, dopo aver frequentato una scuola per Mastri Birrai a Padova, ha dato vita a Brew Gruff. Attualmente sono prodotte sei tipologie di birre: Pilsener, Weizen, Blanche, Stout, Pale Ale, Boc. La produzione si ispira ad alcuni stili della tradizione, che Luca reinterpreta per assecondare la sua inclinazione verso la ricerca e sperimentazione.
La sorella Roberta gestisce il pub annesso dove possono essere gustate le birre, sia alla spina, che da asporto. «La filosofia produttiva – spiega Luca Cordioli – è sintetizzata nel nome del birrificio. Gruff, infatti, significa burbero, rude, termine usato in questo caso per indicare l’utilizzo di materie prime grezze e naturali, in grado di caratterizzare le birre facendo emergere la mano del birraio. Infatti ultimamente l’orzo per la produzione di birra lo coltiviamo direttamente noi, nei nostri appezzamenti, e viene maltato direttamente in Austria».