In Verona Domani sin dalla propria costituzione, Francesco Bitto, con una lettera di dimissioni indirizzata al Presidente Gasparato e al Direttivo, lascia l’associazione ad un passo dall’assemblea 2024 fissata il 3 febbraio. Bitto, oggi portavoce regionale veneto dell’Ente Terzo Settore A.N.A.S. aveva coordinato l’associazione a Villafranca nel 2018. Avendo portato Verona Domani in consiglio, creando una civica che raccolse 650 preferenze, successivamente era stato nominato nel collegio dei probiviri nel 2019 continuando con l’attività associativa fino ad oggi.

“Dopo un’attenta riflessione, a malincuore, ho deciso di lasciare l’associazione Verona Domani. – ha dichiarato Bitto – Dopo quasi dieci anni dalla sua costituzione, ho cercato di mettere da parte i sentimenti di amicizia che mi legano a svariati associati, e ho guardato con un occhio più lucido l’associazione, rendendomi conto che Verona Domani, oggi, assomiglia poco all’associazione alla quale ho aderito parecchi anni orsono.”

Bitto ha spiegato: “Sono svariate le dinamiche che sono cambiate negli anni nelle quali non mi riconosco, in special modo leggo, purtroppo, nella gestione dell’associazione, poca collegialità nelle scelte, tanto da farmi percepire una struttura carente nell’aspetto democraticità. Verona Domani non è più quella alla quale ho dato fiducia nel 2014, e non è più quella per la quale ho accettato di ricoprire il ruolo nel collegio dei probiviri nel 2019.”

“Per i motivi che mi hanno portato alla decisione di lasciare l’associazione, – continua – non rimprovero nulla di specifico né a chi guida oggi l’associazione, né agli associati di ogni ordine e grado, probabilmente le contingenze attuali sono solo frutto degli eventi e di scelte fatte in buona fede, ma che reputo non aderenti all’idea che ho io di associazionismo.”

Bitto conclude: “Continuerò a nutrire un forte sentimento di stima verso tanti associati, cito su tutti l’Avv. Stefano Casali con il quale ho un’amicizia più che decennale. Auguro a tutti gli associati di poter raggiungere gli obiettivi prefissati, nonostante io non ne condivida il metodo perché, per mio conto, il fine non sempre giustifica i mezzi. Non intendo nell’immediato aderire ad altre strutture ma mi dedicherò di più al sociale, settore dove ho sempre rivolto il mio sguardo e che non smetterò mai di seguire in qualsiasi posizione mi trovassi anche in futuro.”