Il sindacato Ugl attacca Serit,  società che si occupa della raccolta dei rifiuti in oltre 50 comuni della provincia, dopo il tragico incidente di giovedì scorso a Zevio, dove un mezzo dell’azienda ha travolto e ucciso un ciclista. 

Ugl vicina ai famigliari della vittima

“Il nostro pensiero per questo terribile dramma– commenta Giuseppe De Siati, segretario provinciale di Ugl Partecipate Servizi Ambientali – va innanzitutto alla vittima e ai suoi familiari. Ma anche al lavoratore coinvolto che, al di là degli sviluppi legali su cui la magistratura farà chiarezza, dovrà convivere per il resto della sua esistenza con il peso di questa tragedia. Tragedia che però, forse, in una qualche misura si sarebbe potuta evitare”. 

“Sono mesi – continua De Siati- che denunciamo le numerose storture procedurali interne a Serit. Nel mese di novembre avevamo chiesto e ottenuto un incontro con la dirigenza dell’azienda, per avere delucidazioni su alcuni precisi temi, come i carichi di lavoro eccessivi, la mancanza di sicurezza dei mezzi, la grave situazione di personale sottostimato in relazione ai servizi in essere”. 

“In particolare – prosegue il sindacalista – avevamo chiesto a Serit chiarimenti sull’abnorme monte ore di straordinari accumulati dai lavoratori. Il contratto per questa tipologia d’impiego prevede infatti un turno lavorativo di 6 ore e 20 minuti. Orario che in Serit è prassi sforare ogni giorno di molte ore, con autisti che arrivano a fare quasi un doppio turno. E’ ovvio che a dare il limite del turno fissato dal contratto non è solo un criterio economico, ma prima di tutto un criterio di sicurezza: con turni notturni che iniziano tra le 3.00 e le 4.00 del mattino, un autista non può e non deve essere alla guida dello stesso mezzo pesante alle 16.00 del pomeriggio, ovvero quasi 12 ore dopo”. 

Ugl attacca Serit,  società che si occupa della raccolta dei rifiuti in oltre 50 comuni della provincia, dopo il tragico incidente di giovedì scorso a Zevio, dove un mezzo dell’azienda ha travolto e ucciso un ciclista

“Ed è esattamente questo – conclude De Siati – che vorremo capire: da quante ore stava guidando quell’autista? A che ora aveva timbrato? Gli era stato chiesto di fare un ulteriore turno dopo quello notturno? Cosa aspetta Serit a rimodulare le proprie procedure affinché i suoi lavoratori non siano costretti a turni estenuanti che, come questa tragedia mostra, mettono a repentaglio la sicurezza degli autisti e di tutti quanti noi? Alla luce di questo terribile fatto, attendiamo risposte”.